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LEGGE del 13 marzo 1996 sugli avvocati

LEGGE del 13 marzo 1996 sugli avvocati

Il Parlamento ha approvato la seguente legge della Repubblica ceca:

PRIMA PARTE

DISPOSIZIONI INTRODUTTIVE
§ 1

(1) La presente legge regola le condizioni in base alle quali possono essere forniti servizi legali, nonché la fornitura di servizi legali da parte di avvocati (di seguito denominata “pratica di patrocinio”).

(2) La prestazione di servizi legali significa rappresentanza in procedimenti dinanzi a tribunali e altri organi, difesa in materia penale, concessione di consulenza legale, redazione di documenti, elaborazione di analisi legali e altre forme di assistenza legale, se eseguite in modo sistematico ea pagamento. Per prestazione di servizi legali si intende anche l’attività di tutore per procedimenti nominati ai sensi di un’apposita norma di legge 1 ) , se esercitata da un avvocato.

§ 2

(1) Hanno il diritto di fornire servizi legali nel territorio della Repubblica Ceca alle condizioni stabilite dalla presente legge e secondo le modalità ivi specificate

a) avvocati,

b) persone fisiche che:

1. sono cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea, di uno Stato contraente dell’accordo sullo Spazio economico europeo o della Confederazione svizzera (di seguito “Stato di origine”), o sono cittadini di un altro Stato e sono stabilmente stabiliti in uno dei loro Stati d’origine, e

2. nello Stato di origine, sono stati autorizzati a fornire servizi legali con il titolo professionale dello Stato di origine, annunciato in una comunicazione del Ministero della Giustizia, pubblicata nella Raccolta delle leggi

(di seguito denominato “avvocato europeo”).

(2) Le disposizioni del paragrafo 1 non pregiudicano l’autorizzazione

a) notai, ufficiali giudiziari, consulenti in brevetti e consulenti fiscali, 1a ) se del caso, altre persone incaricate da una legge speciale di fornire servizi legali,

b) un dipendente di una persona fisica o giuridica, un membro di una cooperativa o un membro delle forze armate per fornire servizi legali a una persona con cui è impiegato o impiegato, se la fornitura di servizi legali fa parte dei suoi obblighi derivanti da questo rapporto di lavoro o di lavoro.

§ 2a

Ognuno ha il diritto di scegliere liberamente un avvocato; ciò non pregiudica le disposizioni delle sezioni da 18 a 18 quater e le disposizioni legali speciali che disciplinano le disposizioni di un avvocato da parte di un tribunale.

§ 3

(1) Un avvocato è indipendente nella fornitura di servizi legali; è vincolato dalle disposizioni di legge e nei loro limiti dagli ordini del cliente.

(2) Gli avvocati forniscono servizi legali in tutte le questioni.

(3) Le disposizioni del paragrafo 2 non pregiudicano la limitazione dei privilegi degli avvocati nel fornire servizi legali forniti dalla presente legge (§ 5a. 2).

SECONDA PARTE

AVVOCATO
TITOLO UNO

Prerequisiti per la pratica dell’advocacy
§ 4

Un avvocato è colui che è iscritto nell’elenco degli avvocati tenuto dall’Ordine degli avvocati ceco (di seguito denominato “Camera”).

§ 5

(1) Sulla base di una richiesta scritta, la Camera inserisce nell’elenco degli avvocati di ciascuna,

a) che è completamente indipendente,

b) che ha conseguito una laurea in giurisprudenza

1. in un programma di master studiando in un’università della Repubblica Ceca 1b ) , o

2. studiare in un’università all’estero, se tale istruzione nella Repubblica ceca è riconosciuta come equivalente all’istruzione di cui al punto 1 sulla base di un accordo internazionale da cui è vincolata la Repubblica ceca, o se tale istruzione è stata riconosciuta ai sensi legislazione speciale 1d ) , e allo stesso tempo tale istruzione corrisponde al contenuto e alla portata dell’istruzione generale che può essere ottenuta in un corso di laurea magistrale nel campo del diritto presso un’università nella Repubblica ceca,

c) che esercita la professione forense da almeno tre anni come praticante avvocato,

d) chi è innocente,

e) chi non è stato oggetto di provvedimento disciplinare cancellato dall’elenco degli avvocati o che è trattato come se il provvedimento disciplinare non gli fosse stato irrogato,

f) che non è stato cancellato dall’elenco degli avvocati ai sensi del § 7b par.1 lett. e) of), o se è trascorso un periodo di cinque anni dalla cancellazione e la procedura di insolvenza è stata validamente chiusa durante questo periodo 1d ) ,

g) che non ha un rapporto di lavoro o di servizio, ad eccezione di un rapporto di lavoro

1. alla Camera o ad un’analoga organizzazione professionale di avvocati in uno degli Stati d’origine,

2. a un avvocato, a una persona giuridica ai sensi della Sezione 15 (1) (di seguito denominata la “Società”), oa una persona giuridica estera autorizzata a fornire servizi legali ai sensi della Sezione 35s (1) (di seguito denominata come “società estera”),

3. il cui oggetto è lo svolgimento di attività scientifiche, pedagogiche, letterarie, giornalistiche o artistiche,

né svolge altre attività incompatibili con la pratica dell’advocacy,

h) chi ha superato l’esame di abilitazione,

i) chi ha pagato alla Camera una tassa, che è stabilita dallo Statuto per un importo massimo di 10.000 CZK, e

j) che, dopo aver adempiuto alle condizioni di cui alle lettere da a) a i), ha fatto nelle mani del Presidente della Camera la seguente promessa: “Prometto, in mio onore e coscienza, che rispetterò la legge e etica della professione di avvocato e tutelare i diritti umani. e rispettare la dignità della professione legale “.

(2) Fino all’esercizio della pratica legale di un avvocato praticante ai sensi del paragrafo 1 lettera c) viene conteggiato solo il tempo durante il quale l’avvocato tirocinante è adeguatamente preparato per lo svolgimento del patrocinio sotto la supervisione di un supervisore (§ 38); il congedo preso durante la durata di questo tirocinio è considerato un tirocinio legale per un massimo di quattro settimane in ogni anno civile. Se l’avvocato tirocinante non esercita la professione legale a causa di ostacoli al lavoro da parte sua o per assenza dal lavoro giustificata, questi periodi gli vengono accreditati per il periodo di pratica legale fino a un massimo di 70 giorni lavorativi in ​​ogni anno della sua durata .

§ 5a

(1) Sulla base di una richiesta scritta dopo aver prestato giuramento, la Camera iscriverà nell’elenco degli avvocati chiunque soddisfi le condizioni specificate al § 5 par. a) ed) ag) e i) a

a) dimostra di avere il diritto di fornire servizi legali secondo le modalità specificate al § 3 in un altro stato a condizioni compatibili con la presente legge, e

b) supera l’esame di riconoscimento (§ 54 par. 3).

(2) Un avvocato che è stato iscritto nell’elenco degli avvocati ai sensi del paragrafo 1 ha il diritto di prestare servizi legali solo nell’ambito della legge dello Stato in cui ha ottenuto l’autorizzazione a prestare servizi legali e nell’area di diritto internazionale.

§ 5b

(1) Sulla base di una richiesta scritta dopo aver prestato giuramento, la Camera inserisce nell’elenco degli avvocati un avvocato europeo che soddisfi le condizioni di cui al § 5 par. (a) e (d) ag) e (i) e che dimostri che:

a) ha fornito servizi legali nella Repubblica Ceca senza interruzioni significative come avvocato europeo affermato (§ 35l par. 1) per almeno tre anni,

b) ha fornito servizi legali ai sensi della lettera a) nel campo del diritto della Repubblica Ceca.

(2) Se il richiedente l’iscrizione nell’elenco degli avvocati che non soddisfa la condizione di cui al paragrafo 1 lettera b), in un colloquio davanti a una commissione di tre membri nominata dal Presidente della Camera che la sua conoscenza della legge e dei regolamenti cechi, nonché l’esperienza acquisita durante la fornitura di servizi legali è sufficiente per esercitare la professione, la Camera può rinunciare alla adempimento totale o parziale di questa condizione.

§ 5c

Sulla base di una richiesta scritta dopo aver prestato giuramento, la Camera inserisce nell’elenco degli avvocati un cittadino di uno degli Stati di origine o un cittadino di un altro Stato stabilmente stabilito in uno degli Stati di origine che soddisfi le condizioni di cui al § 5 par. a) ed) ag) e i) e quali

a) dimostra di aver soddisfatto le condizioni di istruzione e pratica professionale stabilite in questo stato per ottenere il diritto di fornire servizi legali con titolo professionale ai sensi del § 2 par. b), a

b) supera la prova attitudinale (§ 54 par.2).

§ 5 D

(1) La Camera rilascia a un avvocato entro e non oltre una settimana dall’iscrizione nell’elenco degli avvocati un certificato di iscrizione nell’elenco degli avvocati e una carta d’identità dell’avvocato. Il modello, i requisiti e le modalità di utilizzo della carta d’identità dell’avvocato saranno determinati da una normativa di attuazione; la normativa di attuazione può anche specificare il periodo di validità della carta d’identità dell’avvocato. Nel certificato e nella carta d’identità dell’avvocato, la Camera indica la limitazione dell’ambito di prestazione dei servizi legali ai sensi della Sezione 5a (2).

(2) Con un certificato o una carta d’identità ai sensi del paragrafo 1, l’avvocato deve dimostrare l’autorizzazione a prestare servizi legali.

(3) La Camera rilascia gratuitamente la prima carta d’identità a un avvocato; per il rilascio di una nuova carta d’identità, la Camera può fissare una tassa per statuto, fino a un massimo di 1.000 CZK.

(4) Una persona che è stata rimossa dall’elenco degli avvocati ai sensi del § 7b par.1 let. d) ag), ha l’obbligo di presentare immediatamente alla Camera un certificato di iscrizione all’albo degli avvocati e di restituire il tesserino di riconoscimento dell’avvocato. La consegna del certificato e la restituzione del documento di riconoscimento dell’avvocato in caso di sospensione dell’esercizio di patrocinio e la loro restituzione all’avvocato in caso di cessazione della sospensione della pratica di patrocinio sono disciplinati dallo statuto.

§ 5e

(1) La Camera registra l’iscrizione nell’elenco degli avvocati nell’elenco degli avvocati senza indugio, al più tardi entro il termine specificato al § 5d par.1.

(2) Contestualmente alla registrazione dell’iscrizione nell’elenco degli avvocati, la Camera comunica all’avvocato il numero di identificazione della persona assegnatagli dall’amministratore del registro ai sensi di un’altra Legge 1c ) ; ciò non si applica se l’avvocato è un avvocato dipendente o se all’avvocato è già stato assegnato un numero di identificazione personale.

§ 5f

Un avvocato che è stato inserito nell’elenco degli avvocati ai sensi del § 5a ha il diritto di richiedere una nuova iscrizione nell’elenco degli avvocati ai sensi del § 5 par.

§ 5g

A coloro che dimostrano un interesse legale, la Camera certificherà se soddisfa le condizioni per l’iscrizione nell’elenco degli avvocati ai sensi del § 5 par. b), c) e h).

§ 6

(1) L’ esame di avvocato è anche considerato un esame giudiziario, un esame giudiziario, un esame giudiziario uniforme, un esame giudiziario e legale uniforme, un esame del pubblico ministero, un esame finale di un pubblico ministero, un esame arbitrale e un esame notarile e un esame esecutivo; La Camera può anche riconoscere un altro esame professionale nel campo della pratica legale come esame di avvocato.

(2)La pratica di un avvocato tirocinante è anche considerata la pratica di un giudice, pubblico ministero, pubblico ministero, arbitro statale, notaio statale, notaio, tirocinante giudiziario, procuratore legale, tirocinante arbitrale, pubblico ministero, candidato notaio e tirocinante notaio, esecutore testamentario , candidato esecutore testamentario e tirocinante esecutore testamentario, giudice della Corte costituzionale, giudice assistente della Corte costituzionale o della Corte suprema o della Corte amministrativa suprema, assistente difensore dei diritti, assistente giudice e assistente pubblico ministero, attività di un dipendente del Ministero di Giustizia che ha conseguito la laurea in giurisprudenza. b), e che partecipa autonomamente alla redazione di norme giuridiche generalmente vincolanti, all’attività di un dipendente dell’Ufficio di rappresentanza dello Stato in materia di beni immobili, che agisce in procedimenti dinanzi a tribunali, arbitri o tribunali arbitrali permanenti, autorità amministrative e altri organi nelle questioni di cui alla sezione 16, paragrafo 2 della legge n. 201/2002 Coll., sull’Ufficio per la rappresentanza dello Stato in materia di proprietà; La Camera può riconoscere un’altra pratica legale come pratica legale del tirocinante legale.

(3) Un altro esame professionale nel campo della pratica legale ai sensi del paragrafo 1 può essere riconosciuto come un esame di avvocato solo in relazione a una domanda di iscrizione nell’elenco degli avvocati; un altro esercizio legale ai sensi del paragrafo 2 può essere riconosciuto come avvocato praticante legale solo in relazione a una domanda per lo svolgimento di un esame di avvocato o con una domanda di iscrizione nell’elenco degli avvocati.

§ 7

(1) La Camera consentirà, entro nove mesi dalla consegna di una domanda scritta, il pagamento di una tassa, che è stabilita dallo Statuto, fino a un massimo di 10.000 CZK, (di seguito denominata “tassa d’esame “)

a) esame di abilitazione (§ 54 par. 1) a chiunque dimostri che alla data di deposito della domanda soddisfa le condizioni di cui al § 5 par. da a) ad),

b) una prova attitudinale (§ 54 par. 2) a un cittadino di uno degli Stati d’origine, che dimostri che alla data di deposito della domanda soddisfa le condizioni specificate al § 5 par. a) ed) ag) e nel § 5c lettera e),

c) un esame di riconoscimento (§ 54 par. 3) a chiunque dimostri che alla data di deposito della domanda soddisfa le condizioni di cui al § 5 par. a) ed) ag) e al § 5a comma 1 lett. e).

(2) Il candidato deve sostenere l’esame entro il termine stabilito dalla Camera. La Camera comunica al candidato se soddisfa le condizioni per sostenere la prova di cui al paragrafo 1 entro quattro mesi dal ricevimento della richiesta di prova.

(3) Nelle città in cui può essere sostenuto un esame di avvocato, la Camera consentirà, entro un mese dalla consegna di una richiesta scritta per l’assunzione di una promessa e l’iscrizione nell’elenco degli avvocati, la presa di una promessa a chiunque dimostra di soddisfare le condizioni specificate da a) ad h) o nei § 5a a 5c. La Camera iscrive il ricorrente nell’elenco degli avvocati il ​​giorno del giuramento o in una data successiva specificata nella domanda, se il periodo tra il giuramento e tale data non supera i tre mesi; in caso contrario, la Camera respinge la domanda sulla base del fatto che il riconoscimento di un altro esame o il riconoscimento di un’altra pratica ai sensi della Sezione 6 o la rinuncia alle condizioni per l’iscrizione nell’elenco degli avvocati ai sensi della Sezione 5b comma 2 cessano di esistere. essere valido.

Rimozione dall’elenco degli avvocati
§ 7a

Il diritto all’esercizio della professione scade cancellando dall’elenco degli avvocati:

a) se si verifica uno dei fatti specificati nel § 7b,

b) se la Camera decide in tal modo nei casi specificati ai § 8 e 10.

§ 7b

(1) Dieci,

a) la persona deceduta viene rimossa dall’elenco degli avvocati il ​​giorno del decesso,

b) che è stato dichiarato deceduto, viene cancellato dall’elenco degli avvocati il ​​giorno in cui ha efficacia giuridica la decisione del tribunale sulla dichiarazione di morte,

c) chi è stato limitato nella sua autonomia è rimosso dall’elenco degli avvocati il ​​giorno della forza giuridica della decisione del tribunale con il quale la sua autonomia è stata limitata,

d) a chi è stato irrogato un provvedimento disciplinare di cancellazione dall’elenco degli avvocati, sia rimosso dall’elenco degli avvocati il ​​giorno in cui ha forza giuridica la decisione sull’imposizione di tale provvedimento disciplinare,

e) nei confronti dei quali è stato dichiarato fallimento, viene cancellato dall’elenco degli avvocati il ​​giorno in cui ha forza giuridica la decisione di dichiarare fallimento,

f) chi è socio di una società o di una società estera contro la quale è stato dichiarato fallimento è cancellato dall’elenco degli avvocati alla data di forza giuridica della decisione di dichiarare fallimento,

g) chi ha presentato alla Camera istanza scritta di cancellazione dall’elenco degli avvocati, munita di firma ufficialmente verificata, viene cancellato dall’elenco degli avvocati alla fine del mese solare in cui è stata richiesta la cancellazione dall’elenco degli avvocati è stato consegnato alla Camera; la verifica ufficiale della firma non è richiesta se l’avvocato consegna la richiesta di cancellazione dall’elenco degli avvocati in persona al Presidente della Camera o ad un dipendente della Camera da lui autorizzato e firma tale richiesta dinanzi a lui.

(2) La cancellazione dall’elenco degli avvocati ai sensi del paragrafo 1 deve essere registrata dalla Camera nell’elenco degli avvocati senza indugio, ma non oltre un mese dopo che ne è venuta a conoscenza. La Camera notifica per iscritto alla persona interessata del verbale i motivi della cancellazione di cui al paragrafo 1, lettera a). d) ag); negli altri casi, la Camera notifica per iscritto il verbale di una persona ad essa vicina, se le è nota.

§ 8

(1) La Camera cancellerà dall’elenco degli avvocati questo

a) che è stato iscritto nell’elenco degli avvocati, anche se non soddisfa nessuna delle condizioni specificate nella presente legge,

b) che è stato condannato per una pena detentiva incondizionata per un reato intenzionale commesso in connessione con la pratica del patrocinio,

c) che è stato condannato per un reato intenzionale diverso da quello di cui alla lettera b) o che è stato condannato per un reato diverso da una pena detentiva incondizionata per tale reato, laddove tale reato metta a repentaglio la fiducia nella corretta esecuzione del patrocinio,

d) chi è in arretrato da più di 6 mesi con il pagamento del contributo per le attività della Camera o altri pagamenti ai sensi del § 30 comma 1 e non ha versato il contributo o altro pagamento anche entro un mese dall’invito a fare quindi dalla Camera con istruzioni sulle conseguenze del mancato pagamento; alle stesse condizioni, la Camera rimuove dall’elenco degli avvocati chi è l’organo statutario della società o società estera o il responsabile dell’unità organizzativa della società estera, se tale società o società estera è tenuta a pagare ai sensi del § 30 par.

e) chi ha violato l’obbligo di essere assicurato ai sensi dell’articolo 24a (1) per l’importo del limite minimo di indennità dall’assicurazione degli avvocati.

(2) La cancellazione dall’elenco degli avvocati ai sensi del comma 1 lett a) la Camera ha facoltà di deliberare solo entro un anno dal giorno in cui è venuta a conoscenza del mancato rispetto del requisito per l’iscrizione all’albo degli avvocati; ciò non si applica se è una condizione specificata nel § 5 comma 1 lett. a), b) od) o al § 5a comma 1 lett. e).

(3) La cancellazione dall’elenco degli avvocati deve essere registrata dalla Camera nell’elenco degli avvocati senza indugio, ma non oltre un mese dopo che la decisione sulla cancellazione è diventata esecutiva.

Sospensione del patrocinio
§ 8a

Si verifica la sospensione della difesa,

a) se si verifica uno dei fatti specificati nel § 8b,

b) se la Camera decide in tal modo nei casi specificati ai § 9 e 10.

§ 8b

(1) A un avvocato,

a) contro il quale è stato dichiarato fallimento, la pratica dell’avvocatura è sospesa il giorno in cui si sono verificati gli effetti della dichiarazione di fallimento,

b) chi è socio di una società o di una società estera nei confronti della quale è stato dichiarato fallimento, la pratica dell’avvocatura è sospesa il giorno in cui si sono verificati gli effetti della dichiarazione di fallimento,

c) al quale è stata irrogata una misura disciplinare di interdizione temporanea all’esercizio del patrocinio [§ 32 par. 3 lett. d)], l’esercizio di patrocinio è sospeso il giorno in cui è entrata in vigore la decisione che irroga tale provvedimento disciplinare,

d) che è stato detenuto in custodia cautelare, la pratica dell’avvocatura è sospesa il giorno in cui la decisione sulla custodia cautelare è diventata esecutiva,

e) chi ha iniziato l’esecuzione di una pena detentiva, l’esercizio della difesa è sospeso il giorno di inizio dell’esecuzione della presente pena. Le disposizioni del § 8 comma 1 lett. b) ec) non pregiudica

f) chi è stato condannato al divieto di attività 1e ) consistente nel divieto di esercizio dell’advocacy, l’esercizio dell’advocacy è sospeso il giorno in cui è entrata in vigore la decisione che impone tale pena. Le disposizioni del § 8 comma 1 lett. a) ec) non pregiudica

g) chi esercita il patrocinio (§ 15a), è sospeso il giorno in cui è stato sospeso il patrocinio di un avvocato che è il suo datore di lavoro o il giorno in cui l’esercizio è stato sospeso dall’ultimo dei soci della società o da uno straniero azienda che è il suo datore di lavoro.

(2) La Camera registra la sospensione della pratica di patrocinio ai sensi del paragrafo 1 nell’elenco degli avvocati senza indugio, ma non oltre un mese dopo averne preso conoscenza; la Camera notifica per iscritto l’avvocato del verbale.

§ 9

(1) La Camera sospende la pratica dell’avvocatura da parte di un avvocato

a) se ha un rapporto di lavoro o un rapporto di lavoro, ad eccezione dei rapporti di lavoro di cui al § 5 comma 1 lett. g) o un rapporto di lavoro ai sensi della Sezione 15a, o se ha iniziato un’altra attività incompatibile con lo svolgimento di attività di patrocinio,

b) se un altro ostacolo gli è impedito di esercitare per un periodo superiore a quattro mesi,

(c) su richiesta scritta di un avvocato.

(2) La Camera può sospendere la pratica di patrocinio da parte di un avvocato,

a) se è stato accusato, in un procedimento penale, per l’approvazione di un accordo sulla colpevolezza e la punizione o per la punizione di un reato intenzionale, o se è stato avviato un procedimento penale contro di lui per tale reato e fatti che indicano che se è stato commesso un tale reato, mettere a repentaglio la fiducia nella corretta pratica continuata di tale legge da parte di quell’avvocato; per questi motivi, la pratica dell’avvocatura può essere sospesa fino a quando la decisione di conclusione del procedimento penale non diventa definitiva,

b) se è stato avviato un procedimento per la limitazione della sua giurisdizione, entro e non oltre il giorno in cui la decisione che pone fine a tale procedimento diventa definitiva,

c) quando è stata aperta una procedura di insolvenza in cui si sta risolvendo il fallimento o il fallimento imminente di un avvocato o di una società o società estera di cui è socio.

(3) La Camera può, su proposta dell’attore disciplinare (§ 46 paragrafo 3 e § 51 paragrafo 2), sospendere la pratica di patrocinio a un avvocato contro il quale è stato avviato un procedimento disciplinare, se

(a) i fatti che indicano che l’avvocato ha commesso un reato disciplinare sono così gravi che la pratica continuativa di patrocinio da parte di un avvocato con accusa disciplinare compromette la fiducia nella corretta condotta di patrocinio, o

b) è trascorso più di 1 anno dall’inizio del procedimento disciplinare, poiché il procedimento nel procedimento disciplinare è stato rinviato almeno tre volte durante questo periodo per motivi da parte dell’avvocato imputato disciplinare,

e non oltre il giorno in cui diventa definitiva la decisione che pone fine a tale procedimento disciplinare.

(4) La Camera registrerà la sospensione della pratica di patrocinio nell’elenco degli avvocati senza indugio, ma non oltre un mese dopo che la decisione sulla sospensione della pratica di patrocinio è diventata esecutiva.

§ 9a

(1) Durante il periodo di sospensione dell’avvocatura

a) l’ avvocato non è autorizzato a fornire servizi legali,

b) un avvocato non è autorizzato a svolgere altre attività ai sensi della Sezione 56, se la condizione per la loro esecuzione è il diritto di esercitare la difesa,

c) l’ appartenenza dell’avvocato agli organi della Camera di cui al § 41 comma 1 lett. b), d) af),

d) un avvocato non può essere eletto o nominato negli organi della Camera di cui al § 41 comma 1 lett. b), d) af).

(2) Sospensione della pratica del patrocinio

a) la partecipazione dell’avvocato all’associazione ai sensi dell’articolo 14 o alla società non decade; la partecipazione di un avvocato in una società estera non scade, a meno che la legislazione dello Stato di origine in cui la società estera ha la sua sede legale non disponga diversamente,

b) l’ obbligo di un avvocato di cui al § 24a par.1 non è pregiudicato,

c) l’ obbligo dell’avvocato di effettuare i pagamenti ai sensi della Sezione 30 (1 ) non scade,

(d) non è pregiudicata la responsabilità disciplinare dell’avvocato, anche per un illecito disciplinare commesso al momento della sospensione della professione di avvocato.

§ 9b

(1) Scade la sospensione della pratica del patrocinio

a) il giorno in cui ha cessato di esistere la circostanza che era alla base della sospensione della pratica di patrocinio, e nei casi ai sensi del § 9 par. a) ob) o § 9 par.3 il giorno in cui è scaduto il periodo durante il quale è stata sospesa la pratica di patrocinio,

b) il giorno in cui è entrata in vigore la decisione con la quale la decisione sulla sospensione della pratica di patrocinio è stata revocata o modificata (§ 55 par. 7),

c) il giorno della consegna della richiesta scritta dell’avvocato, o il giorno specificato nella presente richiesta, se non precede la data di consegna, se la pratica dell’avvocatura è stata sospesa ai sensi del § 9 par. C).

(2) La cessazione della sospensione della pratica dell’avvocatura deve essere registrata dalla Camera nell’elenco degli avvocati senza indugio, ma non oltre un mese dopo che ne è venuta a conoscenza; la Camera notifica per iscritto l’avvocato del verbale.

§ 10

(1) Se un avvocato che è stato iscritto nell’elenco degli avvocati ai sensi della sezione 5a è sospeso o risolto per il diritto di fornire servizi legali all’estero, la Camera sospenderà la pratica dell’avvocato ai sensi della presente legge, o lo rimuoverà dalla elenco degli avvocati.

(2) La Camera informa immediatamente l’autorità competente di uno Stato estero della sospensione della pratica di patrocinio a favore di un avvocato iscritto nell’elenco degli avvocati ai sensi della Sezione 5a, nonché della rimozione di tale avvocato da l’elenco degli avvocati.

(3) Se la pratica dell’avvocato è stata sospesa per un avvocato che è stato inserito nell’elenco degli avvocati ai sensi della Sezione 5b, o se questo avvocato è stato rimosso dall’elenco degli avvocati, la Camera informerà immediatamente l’autorità del Stato di origine dal quale ha ottenuto l’autorizzazione per la prestazione di servizi legali con titolo professionale ai sensi del § 2 comma 1 lett. b) (in appresso denominata “autorità competente dello Stato membro di origine”).

(4) La Camera informerà immediatamente, nella misura necessaria, l’autorità competente dello Stato di origine in cui un avvocato iscritto nell’elenco degli avvocati ai sensi del § 5 paragrafo 1 o § 57 fornisce servizi legali in una posizione simile a un avvocato europeo istituito ai sensi della presente legge, nonché la cancellazione di tale avvocato dall’elenco degli avvocati.

TITOLO SECONDO

Metodo per praticare l’advocacy
§ 11

(1) Un avvocato svolge attività di patrocinio

(a) separatamente, o

b) insieme ad altri avvocati come partner della società ai sensi del codice civile (di seguito denominata “associazione”), o come partner della società ai sensi del § 15 o come partner di una società estera, o

c) in un rapporto di lavoro ai sensi della Sezione 15a.

(2) La Camera tiene un elenco di associazioni, società e società estere; le disposizioni della legislazione speciale non sono interessate.

§ 12

(1) Nella pratica dell’avvocatura, un avvocato è obbligato a utilizzare la designazione “avvocato”.

(2) Deve essere chiaro dal nome comune dell’associazione o dalla ragione sociale della società che si tratta di un’associazione o società il cui oggetto di attività è lo svolgimento di attività di patrocinio.

(3) I dettagli sull’uso della designazione ai sensi del paragrafo 1 e il nome comune dell’associazione e la ragione sociale della società ai sensi del paragrafo 2 devono essere stabiliti nello statuto; alle condizioni previste dallo statuto, un avvocato, associazione o società ha facoltà di avvalersi delle modifiche relative ai servizi legali forniti.

(4) Un avvocato che fornisce servizi legali per conto di una società estera ai sensi della Sezione 35s deve utilizzare la ragione sociale o il nome di questa società estera o della sua unità organizzativa in base all’iscrizione nel registro delle imprese.

§ 13

(1) Un avvocato deve avere una sede legale nel territorio della Repubblica Ceca, che è inserita nell’elenco degli avvocati.

(2) Se un avvocato svolge attività di patrocinio in modo indipendente o in un’associazione, la sua sede legale ai sensi del paragrafo 1 sarà la sede legale dell’imprenditore ai sensi di disposizioni legali speciali.

(3) La sede legale di un avvocato che esercita la professione legale in una società deve essere la stessa della sede legale di questa società in conformità con le disposizioni legali speciali.

(4) La sede di un avvocato che esercita l’attività di patrocinio (§ 15a par.1) presso un altro avvocato o una società è la sede legale del suo datore di lavoro ai sensi del paragrafo 1 o ai sensi del paragrafo 3.

§ 14

Associazione
(1) Gli avvocati possono associarsi ai fini della pratica congiunta di patrocinio; in tal caso, disciplina i rapporti reciproci mediante contratto scritto ai sensi del codice civile. Solo gli avvocati possono essere membri dell’associazione e sono obbligati a esercitare la professione legale sotto un nome comune. Al fine di raggiungere lo scopo concordato dell’associazione, i suoi singoli partner hanno il diritto di assumere altri avvocati ai sensi della Sezione 15a; questi avvocati non sono soci dell’associazione.

(2) La proprietà acquisita durante la pratica congiunta di patrocinio diventa comproprietà di tutti i partner dell’associazione, a meno che il contratto non disponga diversamente. Se, in base al contratto, la maggioranza dei voti degli azionisti decide sull’amministrazione delle questioni comuni, ciascuno degli azionisti dispone di un voto, salvo che il contratto non disponga diversamente. L’amministrazione degli affari comuni non può essere affidata a terzi.

(3) Gli avvocati che sono partner dell’associazione devono avere una sede comune; in caso di violazione di tale obbligo, gli effetti della notificazione si verificano anche se il documento indirizzato a uno dei soci dell’associazione viene consegnato ad un altro partner.

(4) Un avvocato partner di un’associazione non può, allo stesso tempo, esercitare l’attività di patrocinio in modo indipendente, come partner di una società o come partner di una società estera, in un’altra associazione o in un rapporto di lavoro, da dalla data di partecipazione alla data della sua cessazione.

(5) Le disposizioni dei paragrafi da 1 a 4 non si applicano se gli avvocati convengono sulla fornitura congiunta di servizi legali in uno o più casi.

§ 15

Azienda
(1) Gli avvocati possono esercitare la professione legale come soci di una società per azioni, una società in accomandita semplice o una società a responsabilità limitata, se l’oggetto dell’attività di tale società è solo la prestazione di patrocinio ei suoi partner sono solo avvocati; oggetto di attività di una società per azioni può essere anche lo svolgimento dell’attività di curatore fallimentare ai sensi di un’apposita disciplina di legge 4a ) . Secondo la legge su talune misure contro la legalizzazione dei proventi di reato e finanziamento del terrorismo, e una persona fisica che si trova in una posizione simile a quella di un membro dell’organo statutario di una tale società può essere solo una persona di buona reputazione.

(2) Salvo disposizione contraria della presente legge, alla società si applicano le disposizioni della legge che regolano i rapporti giuridici delle società commerciali e delle cooperative.

(3) Un avvocato ha il diritto di esercitare la professione legale in una società solo dopo la sua registrazione come partner della società nel registro delle imprese e dopo la registrazione dell’adempimento completo dell’obbligo di deposito nel registro delle imprese; il diritto dell’avvocato di esercitare la professione legale da solo, in un’associazione o in un’altra società fino a quel momento non è pregiudicato.

(4) Gli avvocati che sono partner della società svolgono attività di difesa per conto della società e per suo conto. A meno che l’esercizio di patrocinio per conto di una società sia consentito in singoli casi da disposizioni legali speciali 4c ) , gli avvocati esercitano l’attività di patrocinio in nome proprio e per conto della società; lo stesso vale anche se l’avvocato socio della società è stato incaricato di fornire servizi legali ai sensi della presente legge. In qualità di partecipante a rapporti legali instaurati in relazione alla prestazione di servizi legali da parte di un avvocato che esercita la professione legale in una società, la società agisce sempre nei confronti del cliente così come nei confronti di terzi; questi rapporti giuridici sono regolati dalla presente legge (sezione 24, paragrafi 2 e 3) e da disposizioni legali speciali.

(5) L’amministratore delegato di una società a responsabilità limitata può essere nominato solo tra i suoi soci; solo un avvocato può essere nominato procuratore della società. Gli avvocati che sono dirigenti o procuratori di una società sono soggetti all’obbligo di riservatezza ai sensi della Sezione 21, se riguardano i fatti riguardanti la fornitura di servizi legali da parte di questa società.

(6) Con la cancellazione dall’elenco degli avvocati, la partecipazione del socio alla società cesserà e avrà diritto al pagamento della quota di liquidazione ai sensi di un’apposita normativa di legge.

(7) Solo un avvocato può essere l’erede di una quota aziendale in una società; ciò non pregiudica il diritto di un erede non avvocato al pagamento di una quota di liquidazione ai sensi di speciali disposizioni di legge.

(8) Un avvocato che esercita la professione legale come partner di una società non può, allo stesso tempo, esercitare la professione in modo indipendente, in un’associazione, come partner di un’altra società o come partner di una società estera, o in un rapporto di lavoro (§ 15a).

(9) Le disposizioni del § 18 paragrafo 1, § 19, 20, § 22 paragrafo 1, § 23, 25, 28 e 29 si applicano mutatis mutandis alla società.

Prestazioni di patrocinio nel mondo del lavoro
§ 15a

(1) Un avvocato può esercitare l’attività di patrocinio in un rapporto di lavoro con un altro avvocato o una società o una società straniera (di seguito denominato “avvocato dipendente”).

(2) Salvo diversa disposizione, i rapporti di lavoro degli avvocati dipendenti sono regolati dal Codice del lavoro.

(3) Un avvocato può essere un dipendente di un solo avvocato o di una società o di una società estera; un avvocato dipendente non può esercitare la professione contemporaneamente da solo o insieme ad altri avvocati.

(4) Un avvocato dipendente è obbligato a utilizzare la designazione “avvocato” insieme alla designazione del suo datore di lavoro quando esercita la professione legale; l’avvocato dipendente ha il diritto di utilizzare altre designazioni o appendici ai sensi della sezione 12 solo in accordo con il suo datore di lavoro.

(5) Un avvocato dipendente non ha il diritto di entrare in un rapporto di lavoro con un altro avvocato o un avvocato tirocinante come datore di lavoro [§ 37 par. e)] o di assumere altre persone in relazione allo svolgimento di attività di advocacy.

(6) Quando esercita attività di patrocinio, un avvocato dipendente deve procedere in conformità con le disposizioni della Sezione 3, Paragrafo 1 e Sezione 16, a condizione che sia obbligato a seguire le istruzioni del datore di lavoro, a meno che queste istruzioni non siano in conflitto con lo stato legale regolamenti o istruzioni del cliente.

§ 15b

(1) Un avvocato dipendente svolge attività di patrocinio per conto e per conto del datore di lavoro; con il consenso del datore di lavoro, l’avvocato dipendente ha il diritto di esercitare la professione legale in nome proprio e per conto del datore di lavoro, se

a) disposizioni legali speciali non consentono l’esercizio di patrocinio da parte di un avvocato dipendente per conto del datore di lavoro in singoli casi,

b) i servizi legali consistono nella rappresentanza in procedimenti dinanzi a tribunali o altre autorità, compresa la difesa in procedimenti penali.

(2) Se un avvocato dipendente è stato nominato per fornire servizi legali ai sensi della presente legge o è stato nominato ai sensi di norme legali speciali, deve fornire servizi legali a proprio nome e per conto del datore di lavoro.

§ 15c

Il danno causato da un avvocato dipendente al datore di lavoro nella prestazione di servizi legali ai sensi degli articoli 15a e 15b o in collegamento diretto con esso è un danno causato durante lo svolgimento delle mansioni lavorative; l’avvocato dipendente è responsabile nei confronti del datore di lavoro per questo danno secondo il codice del lavoro.

§ 15d

(1) Nel caso in cui un avvocato che ha precedentemente esercitato l’attività di patrocinio in modo indipendente diventi un avvocato dipendente, i suoi diritti e obblighi esistenti in relazione ai clienti passeranno al suo datore di lavoro il giorno dell’assunzione, a meno che l’avvocato non sia d’accordo con il cliente alla data in caso contrario o se il cliente non prende altre misure entro la data di assunzione. L’avvocato ha l’obbligo di informare i propri clienti che diventerà un avvocato dipendente, entro 3 giorni dal giorno della conclusione del contratto di lavoro, ma non oltre 15 giorni prima del giorno del rapporto di lavoro.

(2) L’oggetto del trasferimento dei diritti e degli obblighi ai sensi del paragrafo 1 non è l’obbligo dell’avvocato dipendente di risarcire i danni ai sensi del § 24 paragrafo 1, nonché l’obbligo di restituire le cose, compresi i fondi forniti dal cliente . Anche altri obblighi e diritti derivanti dal rapporto contrattuale originale tra l’avvocato e il cliente non devono essere trasferiti al datore di lavoro se il datore di lavoro sarebbe ingiustificatamente favorito o svantaggiato a seguito del loro trasferimento a tale avvocato o se il datore di lavoro non potesse essere equo necessario per adempiere a tali obblighi.

Cooperazione continua tra avvocati
§ 15e

(1) Un avvocato che esercita la legge in modo indipendente può fornire permanentemente servizi legali per un altro avvocato che esercita la legge in modo indipendente, per una società o per una società straniera, sulla base di un contratto che conclude sulla fornitura permanente di servizi legali con un altro avvocato, società o società estera (di seguito “Accordo di cooperazione permanente”). L’accordo sulla cooperazione permanente deve essere in forma scritta e non deve limitare l’indipendenza dell’avvocato nella fornitura di servizi legali ai sensi del § 3 paragrafo 1 e § 16.

(2) Un avvocato che esercita l’attività di patrocinio in modo indipendente può anche fornire servizi legali agli avvocati di un’associazione su base permanente, a condizione che concluda un accordo di cooperazione permanente con almeno uno dei partner dell’associazione e gli altri partner dell’associazione

(3) Le disposizioni del § 19 non sono influenzate dalle disposizioni dei paragrafi 1 e 2.

(4) Un avvocato che fornisce servizi legali sulla base di un accordo di cooperazione permanente (di seguito denominato “avvocato cooperante”) può collaborare con un solo avvocato o con una società o con una società straniera o con un’associazione; le disposizioni del § 14 paragrafo 5 non sono interessate da questo.

§ 15f

(1) L’accordo sulla cooperazione permanente deve contenere

a) definizione dell’oggetto e della portata dei servizi legali forniti dall’avvocato collaboratore,

b) la definizione dei rapporti reciproci e il metodo di coordinamento nella prestazione dei servizi legali da parte di un avvocato collaboratore,

c) definizione del metodo di sicurezza materiale e tecnica nella fornitura di servizi legali da parte dell’avvocato collaboratore, ad esempio, eventuale locazione di un ufficio all’avvocato collaboratore, sua attrezzatura o uso congiunto di mezzi tecnici amministrativi,

(d) un accordo per stabilire se l’avvocato che ha collaborato fornirà servizi legali ai sensi dell’accordo di cooperazione permanente a proprio nome o per conto dell’avvocato, della società, della società straniera o dell’associazione con cui collabora, e come e a quali condizioni il nome dell’avvocato, della società, della società straniera o dell’associazione viene utilizzata la prestazione di servizi legali sulla base di un accordo di cooperazione permanente,

e) determinazione del metodo di contabilizzazione dei servizi legali forniti da un avvocato collaboratore sulla base di un accordo di cooperazione permanente.

(2) Se un avvocato che ha collaborato fornisce servizi legali sulla base di un contratto di cooperazione permanente, è obbligato a informare il cliente in anticipo.

(3) Sulla base di un accordo di cooperazione permanente, i servizi legali non possono essere forniti nei casi in cui un avvocato collaboratore è stato nominato per fornire servizi legali ai sensi della presente legge o nominato ai sensi di disposizioni legali speciali; le disposizioni del § 16 paragrafo 1 non sono influenzate da questo.

TITOLO TRE

Diritti e obblighi degli avvocati
§ 16

(1) L’avvocato è tenuto a proteggere e far valere i diritti e gli interessi legittimi del cliente e a seguire le sue istruzioni. Tuttavia, le istruzioni del cliente non sono vincolate se sono in conflitto con una legge o uno statuto; l’avvocato è tenuto a informarne adeguatamente il cliente.

(2) Nella pratica dell’avvocatura, un avvocato è obbligato ad agire in modo onesto e coscienzioso; è obbligato a utilizzare costantemente tutti i mezzi legali e al loro interno ad applicare nell’interesse del cliente tutto ciò che ritiene vantaggioso.

§ 17

L’avvocato agisce in particolare nell’esercizio dell’avvocatura in modo da non ledere la dignità della professione forense; a tal fine è particolarmente tenuto al rispetto delle regole di deontologia professionale e delle regole di concorrenza. Le regole di deontologia professionale e le regole del concorso sono stabilite nello statuto.

§ 17a

(1) Nei procedimenti penali dinanzi a un tribunale, nei procedimenti dinanzi alla Corte suprema, al Tribunale amministrativo supremo e alla Corte costituzionale, un avvocato è obbligato a utilizzare l’abbigliamento professionale di un avvocato.

(2) La Camera determinerà l’aspetto dell’abbigliamento professionale di un avvocato mediante un regolamento professionale.

(3) La Camera ha il diritto di designare uno o più fornitori di abbigliamento professionale sulla base di un’offerta.

§ 18

(1) Un avvocato ha il diritto di rifiutare la prestazione di servizi legali se non è stato nominato ai sensi di disposizioni legali speciali o designato dalla Camera per fornire servizi legali ai sensi del paragrafo 2 e delle sezioni da 18a a 18c; le disposizioni del § 19 non sono interessate da questo.

(2) Una persona che non soddisfa le condizioni per la nomina di un avvocato da parte di un tribunale ai sensi delle disposizioni legali speciali 7c ) e non può disporre per la fornitura di servizi legali altrimenti (di seguito il “richiedente”) ha il diritto di avere il La Camera nomina un avvocato che lo fornisca.

a) consulenza legale ai sensi del § 18a o

b) servizi legali ai sensi del § 18c.

§ 18a

(1) Un richiedente il cui reddito mensile medio per il periodo di 6 mesi di calendario che precedono la presentazione della domanda non supera il triplo del livello di sussistenza dell’individuo o delle persone valutate congiuntamente con lui ai sensi della legge che disciplina il minimo di sussistenza e di sussistenza, e che non è rappresentato un altro avvocato o una persona ai sensi del § 2 comma 2 lett. a), ha il diritto di far nominare alla Camera un avvocato per fornire consulenza legale. Se ci sono buone ragioni per questo, si può rinunciare al rispetto delle condizioni per un reddito mensile medio.

(2) La consulenza legale deve essere fornita a un richiedente per una durata minima di 30 minuti, fino a un massimo di 120 minuti della durata della consulenza legale per ogni anno civile; ogni 30 minuti di consulenza legale iniziata è incluso nel limite di tempo annuale totale.

(3) Una domanda per la nomina di un avvocato per fornire consulenza legale può essere presentata solo sul modulo. La domanda contiene, oltre ai requisiti generali stabiliti nel codice di procedura amministrativa

a) una dichiarazione del richiedente attestante che le sue circostanze soddisfano le condizioni per avere diritto all’assistenza legale ai sensi del paragrafo 1; e

b) una dichiarazione del richiedente che non è rappresentato nella questione in cui la consulenza legale è richiesta da un altro avvocato o persona ai sensi del § 2 par. e).

(4) I dettagli dei requisiti della domanda, compreso il modello della sua forma, saranno determinati dal Ministero della Giustizia con decreto.

(5) Il richiedente è obbligato a pagare alla Camera una tassa per l’elaborazione della domanda dell’importo di CZK 100 insieme alla presentazione della domanda. La quota è il reddito della Camera. La quota non viene pagata da:

a) gli stranieri collocati in una struttura di detenzione per stranieri ai sensi della legge che disciplina il soggiorno degli stranieri nel territorio della Repubblica ceca o in un centro di accoglienza ai sensi della legge sull’asilo,

b) titolari di una carta ZTP o ZTP / P,

c) persone che beneficiano di prestazioni di assistenza in caso di bisogno materiale secondo la legge che disciplina l’assistenza in caso di necessità materiale,

d) persone di età inferiore a 15 anni,

e) persone beneficiarie dell’assegno di assistenza ai livelli III (dipendenza grave) e IV (dipendenza completa) secondo la legge sui servizi sociali, e

f) persone che si prendono cura di persone a cui è concesso un assegno di cura di livello III (dipendenza grave) e IV (dipendenza completa) secondo la legge sui servizi sociali.

(6) La Camera nomina un avvocato per fornire consulenza legale a un richiedente che ha certificato l’adempimento delle condizioni legali e ha pagato la tassa ai sensi del paragrafo 5, senza indebito ritardo. La decisione in merito non viene presa per iscritto.

(7) Se la Camera non ottempera alla richiesta, emetterà una decisione in merito.

§ 18b

(1) Su iniziativa dell’operatore di una struttura di detenzione per stranieri ai sensi della legge che disciplina il soggiorno degli stranieri nella Repubblica ceca o di un centro di accoglienza ai sensi della legge sull’asilo, la Camera nomina un avvocato per fornire una consulenza a un numero imprecisato di persone collocate in tali strutture; § 18a paragrafo 3 let. b) e § 18a paragrafo 6 si applicano mutatis mutandis.

(2) Un reclamo ai sensi del paragrafo 1 può essere presentato solo su un modulo, il cui modello sarà determinato con decreto del Ministero della giustizia.

§ 18c

(1) Un richiedente le cui condizioni di reddito e proprietà lo giustificano e che non è rappresentato da un altro avvocato o persona nella questione in cui richiede la fornitura di servizi legali ai sensi del § 2 par. a), ha il diritto di far nominare alla Camera un avvocato per la prestazione dei servizi legali. Nello stesso caso, un avvocato può essere nominato dal ricorrente una sola volta dalla Camera; ciò non si applica se l’avvocato precedentemente nominato in questa materia rifiuta di fornire servizi legali per i motivi indicati nel § 19, o se si verifica la situazione di cui al § 20 paragrafo 2.

(2) Una domanda per la nomina di un avvocato per fornire servizi legali può essere presentata solo sul modulo. La domanda contiene, oltre ai requisiti generali stabiliti nel codice di procedura amministrativa

a) una descrizione del caso in cui dovrebbe essere fornito il servizio giuridico; e

b) una dichiarazione del richiedente che non è rappresentato nel caso in cui il servizio legale è richiesto da un altro avvocato o persona ai sensi del § 2 par. e).

(3) Se non è la fornitura di servizi legali a spese dello Stato ai sensi del § 23 paragrafo 3, il richiedente è tenuto a dimostrare nella domanda ai sensi del paragrafo.

(4) La domanda deve essere accompagnata da documenti sull’importo del reddito del richiedente e delle persone valutate insieme a lui per il periodo di 6 mesi di calendario precedenti la presentazione della domanda, nonché documenti sulla sua situazione finanziaria. I dettagli dei requisiti della domanda, compreso il modello della sua forma e il metodo di prova dei rapporti di reddito e patrimoniali del richiedente, nonché la portata dei dati che il richiedente è tenuto a comunicare alla Camera, saranno determinati da decreto del Ministero della giustizia.

(5) La Camera nomina un avvocato per fornire servizi legali a un richiedente che ha certificato l’adempimento delle condizioni legali, senza indebito ritardo. La Camera non accetterà la richiesta in caso di abuso di diritto o esercizio manifestamente irragionevole o ostruzione della legge.

(6)Nella decisione di nomina di un avvocato, la Camera definisce il caso in cui l’avvocato è obbligato a fornire servizi legali, nonché l’ambito di tali servizi. La Camera può anche stabilire altre condizioni per la prestazione di servizi legali nella decisione di nomina di un avvocato. L’avvocato designato dalla Camera è tenuto a fornire servizi legali al ricorrente alle condizioni stabilite dalla Camera. Ciò non si applica se vi sono motivi per rifiutare di fornire i servizi legali di cui al § 19 o se vi è un abuso di diritto, un’applicazione manifestamente irragionevole o un’ostruzione della legge, o se si verifica la situazione di cui al § 20 paragrafo 2; in tali casi, l’avvocato informa immediatamente per iscritto il ricorrente e la Camera dei motivi della mancata prestazione dei servizi legali. La nomina di un avvocato da parte della Camera non sostituisce la procura richiesta da speciali norme di legge per difendere la persona cui l’avvocato è stato designato dalla Camera in un procedimento penale o per rappresentarlo in altri procedimenti.

(7)La Camera revoca la nomina di un avvocato se, durante la prestazione di servizi legali da parte di questo avvocato, risulta nel caso pertinente che il reddito e la proprietà del cliente non giustificavano la prestazione di servizi legali. La Camera revoca inoltre la nomina di un avvocato se, durante la prestazione di servizi legali da parte di tale avvocato, risulta evidente nel caso pertinente che la situazione finanziaria e reddituale del cliente è cambiata in modo tale da non giustificare più la prestazione di servizi legali; la nomina di un avvocato è revocata dalla Camera al momento della modifica delle presenti condizioni. A meno che l’avvocato non concordi diversamente con il cliente oa meno che il cliente non prenda altre misure, l’avvocato è obbligato a intraprendere tutte le azioni urgenti per un periodo di 15 giorni dal giorno in cui la sua nomina per fornire servizi legali è stata annullata in modo che il cliente non ne soffra dai suoi diritti o interessi legittimi a scapito. Ciò non si applica se il cliente informa l’avvocato per iscritto,

(8) Dal giorno in cui è stata revocata la nomina di un avvocato da parte della Camera, l’avvocato ha diritto al pagamento del compenso per la prestazione di servizi legali al cliente ai sensi della disciplina legale che disciplina i compensi extracontrattuali.

(9) Se le condizioni di reddito e di proprietà del richiedente cambiano durante la fornitura di servizi legali, è obbligato a notificare alla Camera questo fatto senza indebito ritardo.

§ 18d

(1) Al fine di fornire consulenza legale ai sensi della Sezione 18a e fornire servizi legali ai sensi della Sezione 18c, la Camera manterrà un elenco dei richiedenti. Questo elenco non è pubblico. I dati di identificazione dei richiedenti il ​​patrocinio a spese dello Stato, i dati di contatto forniti nella domanda, i dati necessari per valutare la domanda e la misura in cui è stato fornito loro il patrocinio a spese dello Stato sono inseriti nell’elenco dei richiedenti. I dati sui richiedenti vengono conservati per un periodo di 3 anni dalla cessazione della prestazione del servizio legale oggetto della destinazione.

(2) Ai fini della nomina di un avvocato, la Camera manterrà un elenco degli avvocati che hanno espresso il loro consenso alla fornitura di servizi legali ai sensi delle Sezioni da 18a a 18c; quando nomina un avvocato per tale prestazione di servizi legali, la Camera garantisce che gli avvocati siano nominati in modo uniforme, anche tenendo conto della natura e della complessità del caso in cui i servizi legali devono essere forniti e dei possibili costi che possono sostenere per il avvocato nominato nella fornitura di servizi legali per emergere. Se non è possibile nominare un avvocato da questo elenco, la Camera nomina un avvocato dall’elenco tenuto dalla Camera ai sensi del § 4.

(3) Gli obblighi di un avvocato nella fornitura di servizi legali ai sensi degli articoli da 18 a 18c saranno determinati dallo statuto.

§ 19

(1) Un avvocato è obbligato a rifiutare la fornitura di servizi legali se

(a) nello stesso caso o in una questione correlata, ha già fornito servizi legali a un altro i cui interessi sono in conflitto con quelli della persona che richiede servizi legali,

b) una persona i cui interessi sono in conflitto con gli interessi della persona che richiede servizi legali è già stata fornita nella stessa questione o servizi legali correlati da un avvocato con il quale esercita attività di patrocinio congiuntamente (Sezione 11 (1)) o, nel caso di un avvocato dipendente, da un avvocato, che è il suo datore di lavoro, o un avvocato che è un dipendente dello stesso datore di lavoro,

c) le informazioni in suo possesso su un altro cliente o su un ex cliente potrebbero indebitamente avvantaggiare il richiedente i servizi legali,

d) un avvocato o una persona vicina all’avvocato ha partecipato all’udienza del caso,

e) gli interessi della persona che richiede i servizi legali sono in conflitto con gli interessi di un avvocato o di una persona vicina all’avvocato.

(2) Partecipando all’udienza di una questione ai sensi del comma 1 lett d) non è la prestazione di servizi legali da parte di un avvocato o delle persone di cui al § 2 paragrafo 2.

§ 20

(1) Un avvocato è obbligato a risolvere il contratto per la fornitura di servizi legali, oa richiedere l’annullamento di una disposizione o chiedere alla Camera di nominare un altro avvocato, se successivamente scopre i fatti specificati al § 19.

(2) Un avvocato ha il diritto di risolvere il contratto per la fornitura di servizi legali, o richiedere l’annullamento delle disposizioni o chiedere alla Camera di nominare un altro avvocato se viene violata la fiducia necessaria tra lui e il cliente o se il cliente non lo fa fornire la necessaria collaborazione. Un avvocato ha anche il diritto di farlo se il cliente, nonostante sia stato istruito dall’avvocato che le sue istruzioni sono in conflitto con una legge o uno statuto, insiste affinché l’avvocato segua comunque queste istruzioni.

(3) Un avvocato ha il diritto di rescindere il contratto per la fornitura di servizi legali se il cliente non ha effettuato un ragionevole pagamento anticipato per la remunerazione per la fornitura di servizi legali, anche se gli è stato richiesto di farlo dall’avvocato.

(4) Il cliente ha il diritto di risolvere il contratto per la fornitura di servizi legali in qualsiasi momento, anche senza fornire una motivazione.

(5) Il periodo di preavviso può essere concordato solo in caso di risoluzione del contratto per la prestazione di servizi legali da parte di un avvocato ai sensi del paragrafo 2 della prima frase o dal cliente; tuttavia, il periodo di preavviso non può superare i tre mesi.

(6) A meno che l’avvocato non concordi diversamente con il cliente o se il cliente non prende altre misure, l’avvocato è obbligato a farlo per un periodo di 15 giorni dal giorno in cui il contratto per la fornitura di servizi legali è scaduto sulla base di risoluzione ai sensi dei paragrafi da 1 a 5 o per altro motivo, tutte le azioni urgenti affinché il cliente non subisca un danno ai suoi diritti o interessi legittimi. Ciò non si applica se il cliente informa l’avvocato che non insiste per adempiere a tale obbligo.

§ 21

(1) Un avvocato è tenuto a mantenere la riservatezza su tutti i fatti di cui ha appreso in relazione alla fornitura di servizi legali.

(2) Solo il cliente e, dopo la sua morte o cessazione, il successore legale del cliente possono esonerare l’avvocato dall’obbligo di riservatezza; se il cliente ha più di un successore legale, è richiesto il consenso di tutti i successori legali del cliente per esonerare l’avvocato dall’obbligo di riservatezza. L’adempimento dell’obbligo di riservatezza dell’avvocato da parte del cliente o del suo successore legale o dei suoi successori legali deve essere effettuato per iscritto e deve essere indirizzato all’avvocato; nei procedimenti giudiziari ciò può essere fatto anche oralmente nel verbale. Anche allora, tuttavia, l’avvocato è tenuto a mantenere la riservatezza se dalle circostanze del caso risulta chiaramente che il cliente o il suo successore legale lo ha liberato da tale obbligo sotto costrizione o in difficoltà.

(3) Un avvocato non ha alcun obbligo di riservatezza in relazione a una persona a cui affida l’esecuzione di singoli atti di servizi legali, se questa persona è obbligata a mantenere essa stessa tale dovere.

(4) Un avvocato non è vincolato dal dovere di riservatezza nella misura necessaria per un procedimento dinanzi a un tribunale o altro organo, se l’oggetto del procedimento è una controversia tra lui e il cliente o il suo successore legale; l’avvocato non è inoltre vincolato dal dovere di riservatezza nei procedimenti ai sensi della Sezione 55, nei procedimenti su un’azione contro una decisione della Camera o nei procedimenti su un reclamo per cassazione contro una decisione del tribunale su tale azione ai sensi della norma legale speciale 8a ) , così come nei procedimenti in questioni di cui alla Sezione 55b, e nella misura necessaria per proteggere i suoi diritti o interessi legalmente protetti in qualità di avvocato.

(5) Il dovere di riservatezza di un avvocato non pregiudica i suoi obblighi in qualità di soggetto fiscale previsti da norme speciali in materia di amministrazione di tasse e onorari; 9 ) anche in questo caso, tuttavia, l’avvocato è tenuto a mantenere la riservatezza sulla natura del caso in cui ha prestato o presta servizi legali.

(6) L’avvocato non può invocare il dovere di riservatezza nei procedimenti disciplinari, così come nei confronti di un avvocato che è stato autorizzato dal presidente del Consiglio di vigilanza a compiere atti preparatori per verificare se si è verificato un illecito disciplinare (Sezione 33 (3 )). Il dovere di segretezza non può essere invocato da un avvocato nell’esercizio delle funzioni ai sensi della legge su talune misure contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, nonché nei confronti di un rappresentante della Camera nell’esecuzione degli atti di cui al paragrafo 10. previsti dal Codice fiscale a un avvocato in qualità di responsabile ai sensi della legge su determinate misure contro la legalizzazione dei proventi di crimini e finanziamento del terrorismo.

(7) Il dovere di riservatezza non pregiudica l’obbligo imposto dalla legge di impedire la commissione di un reato. 10 )

(8) Il dovere di riservatezza continua anche dopo che è stato rimosso dall’elenco degli avvocati.

(9) L’obbligo di riservatezza nella misura specificata nei paragrafi da 1 a 8 si applica mutatis mutandis a

a) dipendenti di un avvocato o di una società o di una società estera, nonché altre persone che partecipano con un avvocato o in una società o società estera nella prestazione di servizi legali,

b) i membri degli organi della Camera e dei suoi dipendenti, nonché tutte le persone che partecipano a procedimenti amministrativi ai sensi dell’articolo 55 o procedimenti disciplinari, inclusi gli avvocati autorizzati dal Presidente del Consiglio di Sorveglianza a compiere atti preparatori per l’accertamento di illecito disciplinare si è verificato (Sezione 33 par.).

(10) I membri degli organi della Camera, i suoi dipendenti e gli avvocati autorizzati dal presidente del consiglio di vigilanza a compiere atti preparatori per verificare se si è verificato un illecito disciplinare non sono vincolati alla riservatezza ai sensi del paragrafo 9 nella misura necessaria per il tribunale procedimenti in materia di cui al punto e virgola. I membri degli organi della Camera e i suoi dipendenti non sono più vincolati dal dovere di riservatezza nella misura necessaria per adempiere all’obbligo di informazione ai sensi della Sezione 10, Paragrafi da 2 a 4, Sezione 35d e Sezione 35r, Paragrafi 1, 2 e 4 .

§ 22

(1) L’attività di advocacy viene solitamente eseguita a pagamento; al cliente può essere richiesto un deposito ragionevole.

(2) Un avvocato dipendente eserciterà attività di patrocinio per uno stipendio determinato in conformità con le disposizioni legali speciali 10a ) fornite dal suo datore di lavoro.

(3) Il metodo per determinare la remunerazione e il risarcimento di un avvocato che esercita l’attività di patrocinio in modo indipendente o insieme ad altri avvocati (§ 11 paragrafo 1), o il loro importo, sarà determinato dal Ministero della giustizia previo parere della Camera decreto.

§ 23

(1) Se è stato nominato un avvocato, la sua remunerazione sarà pagata dallo Stato.

(2) Se un avvocato è stato nominato dalla Camera ai sensi della Sezione 18a o 18b, la sua remunerazione sarà pagata dallo Stato. Il risarcimento del tempo perduto e il rimborso delle spese di viaggio spetta all’avvocato solo in casi giustificati.

(3) Se un avvocato è stato nominato ai sensi della Sezione 18c per fornire servizi legali consistenti in rappresentanza in procedimenti dinanzi a organi della pubblica amministrazione e in procedimenti dinanzi alla Corte costituzionale, la sua remunerazione sarà pagata dallo Stato secondo la normativa remunerazione contrattuale, salvo diversa disposizione. In altre materie, un avvocato nominato ai sensi della sezione 18c ha diritto al risarcimento solo ai sensi dello statuto del personale. La disposizione del § 22 paragrafo 1 della parte della frase dopo il punto e virgola non si applica.

(4) Se l’onorario dell’avvocato è pagato dallo Stato ai sensi del paragrafo 2 o 3, l’avvocato è tenuto a rendere conto dell’onorario e inviare il disegno di legge insieme alla richiesta di pagamento alla Camera entro un mese dalla prestazione della consulenza legale ai sensi del § 18a o dalla cessazione dei servizi legali ai sensi del § 18c. La Camera, entro un mese, verifica la completezza e la completezza della dichiarazione inviata e, in caso di inesattezze riscontrate, restituisce la dichiarazione a un avvocato per la correzione. La Camera presenta domanda di rimborso al Ministero della Giustizia per il pagamento.

§ 23a

Se un avvocato, una società o una società estera è un contribuente dell’imposta sul valore aggiunto, l’avvocato, la società o la società estera ha anche diritto alla remunerazione e al risarcimento ai sensi del § 22 o 23 anche l’importo corrispondente a questa tassa, che l’avvocato o la società è obbligato pagare dalle retribuzioni e dai compensi ai sensi della normativa speciale 10b ) .

§ 24

(1) Un avvocato è responsabile nei confronti del cliente per il danno che gli ha causato in relazione allo svolgimento della difesa. Un avvocato è responsabile per i danni causati a un cliente anche se il danno è stato causato in relazione all’esercizio della difesa da parte del suo rappresentante o di un dipendente diverso dall’avvocato dipendente; ciò non pregiudica la responsabilità di queste persone per i danni causati dal datore di lavoro ai sensi di disposizioni legali speciali.

(2) Se un avvocato esercita la legge in una società o in una società estera, questa società o una società estera sarà responsabile nei confronti del cliente per il danno ai sensi del paragrafo 1.

(3) Il datore di lavoro dell’avvocato è responsabile nei confronti del cliente per i danni causati in relazione all’esercizio della difesa da parte dell’avvocato impiegato, anche nel caso specificato al § 15b.

(4) Un avvocato o una società o una società estera è esonerato dalla responsabilità ai sensi dei paragrafi da 1 a 3 se dimostra che il danno non avrebbe potuto essere prevenuto anche con tutti gli sforzi che potrebbero essere loro richiesti.

§ 24a

(1) Un avvocato che esercita attività di patrocinio in modo indipendente o in un’associazione deve essere assicurato in caso di responsabilità per danni per i quali è responsabile nei confronti del cliente ai sensi dell’articolo 24 (1), nonché in caso di obbligo di risarcimento per danni nell’associazione secondo norme di legge speciali obbligate per responsabilità solidale. Un avvocato che esercita la legge in una società per azioni o come socio accomandatario di una società in accomandita semplice deve essere assicurato sotto l’assicurazione della società o separatamente in caso di obbligo di risarcimento del danno per il quale questa società è responsabile ai sensi del § 24 par. 2, e l’avvocato è regolamentato è obbligato ad adempierlo a causa della responsabilità come suo partner.

(2) Il limite di indennità dell’assicurazione degli avvocati ai sensi del paragrafo 1 deve essere proporzionato al possibile danno. Il limite minimo di indennità dall’assicurazione degli avvocati ai sensi del comma 1 è fissato dalla Camera dallo Statuto.

§ 24b

(1) Una società a responsabilità limitata e una società in accomandita semplice devono essere assicurate dallo stabilimento fino alla data del loro scioglimento in caso di responsabilità per danni per i quali sono responsabili nei confronti del cliente ai sensi della Sezione 24 (2) (di seguito denominata “Assicurazione aziendale”); L’assicurazione della compagnia è un prerequisito per la sua registrazione nel registro di commercio.

(2) Il limite minimo di indennizzo dell’assicurazione della compagnia deve essere di almeno 50.000.000 CZK per ogni partner di una società a responsabilità limitata la cui azione legale non è stata sospesa, o almeno 10.000.000 CZK per ogni socio accomandante di una società in accomandita stato sospeso, ma almeno 50.000.000 CZK per una società a responsabilità limitata e 10.000.000 CZK per una società in accomandita semplice.

(3) Se si verifica un aumento del numero di soci in una società a responsabilità limitata o soci in accomandita di una società in accomandita semplice o la sospensione del patrocinio di un socio accomandante di una società a responsabilità limitata o socio accomandante di una società in accomandita semplice, l’assicurazione l’indennità deve essere aumentata fino a corrispondere al limite minimo di premio benefici dall’assicurazione della compagnia ai sensi del comma 2, dalla data in cui si è verificata tale variazione.

(4) Alla domanda deve essere allegato un duplicato o una copia ufficialmente certificata del contratto di assicurazione sull’assicurazione della compagnia, o un documento rilasciato dalla compagnia di assicurazioni o da altra persona rilevante che certifichi l’assicurazione della compagnia (di seguito il “documento di assicurazione della compagnia”) per l’iscrizione della società o di ogni nuovo socio del Registro delle Imprese e sono conservati nella raccolta dei documenti del Registro delle Imprese, compresi i duplicati o le copie certificate ufficialmente delle modifiche al documento assicurativo della società.

(5) L’azienda è obbligata a presentare alla Camera una copia o una copia ufficialmente certificata del documento di assicurazione della società

a) entro la fine dell’anno civile precedente l’anno solare al quale si applica l’assicurazione della compagnia,

b) entro una settimana dalla data in cui si è verificata la modifica di cui al paragrafo 3, o

c) entro una settimana dal giorno in cui la Camera lo richiede.

(6) Se la società non adempie all’obbligo di cui al paragrafo 5 o se la Camera rileva che la società non è assicurata ai sensi dei paragrafi da 1 a 3, la Camera presenta senza indugio una mozione di liquidazione e liquidazione della società in conformità con disposizioni di legge speciali 4c ) .

§ 24c

(1) La Camera organizza un’assicurazione per gli avvocati che esercitano l’attività di patrocinio in modo indipendente o come partner di un’associazione in caso di responsabilità per danni per i quali sono responsabili nei confronti del cliente ai sensi della Sezione 24 (1) (di seguito denominata “assicurazione collettiva degli avvocati “). Il contratto di assicurazione sull’assicurazione collettiva degli avvocati sarà pubblicato dalla Camera in Bollettino. L’avvocato è tenuto a versare alla Camera i premi dell’assicurazione collettiva degli avvocati entro la fine dell’anno civile precedente l’anno solare al quale si applica l’assicurazione collettiva degli avvocati.

(2) Se un avvocato non desidera partecipare all’assicurazione collettiva degli avvocati, deve presentare alla Camera una copia o una copia ufficialmente certificata del contratto di assicurazione o un documento rilasciato dalla compagnia di assicurazioni o da altra persona rilevante che attesti che egli è assicurato separatamente per l’anno civile in questione; tuttavia, il limite minimo di indennità dell’assicurazione così disposta non può mai essere inferiore a quello che sarebbe nel caso dell’assicurazione collettiva degli avvocati.

§ 25

(1) Un avvocato è obbligato a conservare un’adeguata documentazione sulla fornitura di servizi legali.

(2) Le disposizioni del paragrafo 1 non pregiudicano i regolamenti speciali in materia di contabilità. 11 )

§ 25a

(1) Un avvocato ha il diritto di sostituire la verifica ufficiale della firma richiesta da norme di legge speciali con una dichiarazione con gli stessi effetti se l’avvocato ha scritto il documento stesso o la persona l’ha scritto a mano davanti all’avvocato (di seguito “dichiarazione di autenticità del firma”).

(2) La dichiarazione di autenticità della firma deve essere fatta su un documento o su un documento ad esso saldamente allegato e deve contenere

a) il numero abituale del libro delle dichiarazioni di autenticità della firma,

b) nome, cognome, residenza o luogo di residenza e data di nascita della persona che agisce,

c) un’indicazione di come è stata stabilita l’identità della persona che agisce, compresa la designazione del tipo e il numero del documento,

d) una dichiarazione di un avvocato che il documento è stato redatto da lui o che è stato firmato dalla persona che agisce nella sua mano,

e) la data e il luogo in cui l’avvocato ha rilasciato la dichiarazione di autenticità della firma,

f) nome e cognome dell’avvocato, il suo numero di iscrizione in base all’iscrizione nell’elenco degli avvocati e la sua firma, e nel caso di cui al paragrafo 5 nome e cognome dell’avvocato, il suo numero di registrazione secondo l’iscrizione in elenco degli avvocati, nome e cognome dell’avvocato tirocinante e il suo numero di registrazione in base all’iscrizione nell’elenco degli avvocati praticanti e la sua firma con l’aggiunta “per conto di”.

(3) Un avvocato è obbligato a presentare alla Camera, prima della prima dichiarazione di autenticità della sua firma, un modello della sua firma, che deve essere ufficialmente verificato; la verifica ufficiale della firma di un avvocato non può essere sostituita da una dichiarazione di autenticità della firma.

(4) L’avvocato è tenuto a conservare le registrazioni di tutte le dichiarazioni di autenticità della firma effettuate sotto forma di un libro di dichiarazioni di autenticità della firma, che sarà rilasciato all’avvocato a pagamento dalla Camera.

(5) Un avvocato può essere rappresentato da un avvocato tirocinante che ha svolto la pratica legale di un avvocato tirocinante per almeno due anni quando effettua una dichiarazione di autenticità di una firma; le disposizioni del paragrafo 3 si applicano mutatis mutandis a un avvocato in tirocinio.

(6) I dettagli sui doveri di un avvocato e di un avvocato praticante ai sensi dei paragrafi precedenti devono essere stabiliti nello statuto.

§ 25b

(1) L’avvocato presterà il volume pertinente del libro sulle dichiarazioni di autenticità della firma, o consentirà l’acquisizione di una copia o un estratto di questo volume alla Camera, al Ministero della Giustizia nell’esercizio dei suoi poteri ai sensi del § 52b, a tribunale, ente attivo in un procedimento penale o dinanzi a uno Stato o altro ente, se il perito non può presentare una perizia senza esserne a conoscenza.

(2) Se il presidente del consiglio di sorveglianza o un membro del consiglio di sorveglianza da lui autorizzato ritiene che l’avvocato viola gli obblighi previsti dalla presente legge o dallo statuto quando effettua una dichiarazione di autenticità, ha il diritto di trattenere il libro ; il Presidente del Consiglio di Sorveglianza propone, senza indebito ritardo, al Consiglio di Amministrazione il ritiro provvisorio del libro.

(3) Il Consiglio di amministrazione decide senza indebito ritardo sulla revoca preliminare di un libro se i fatti indicano che l’avvocato ha violato gli obblighi previsti dalla presente legge o dallo Statuto quando effettua una dichiarazione di autenticità della firma.

(4) Scade la delibera del Consiglio di Amministrazione sulla revoca preliminare del libro ai sensi del comma 3

a) se non è stato avviato un procedimento disciplinare contro l’avvocato le cui dichiarazioni di autenticità sono state provvisoriamente ritirate entro tre mesi dalla decisione di ritirare provvisoriamente le dichiarazioni in relazione al libro delle dichiarazioni di autenticità arrestato,

b) la data di entrata in vigore di una decisione emessa in un procedimento disciplinare contro un avvocato in relazione a un libro detenuto sulle dichiarazioni di autenticità della firma.

§ 25c

In relazione alla prestazione di servizi legali, un avvocato può eseguire una conversione autorizzata di documenti in conformità con una disposizione legale speciale 11a ) .

§ 26

(1) Un avvocato può essere rappresentato da un altro avvocato nell’ambito del suo mandato.

(2) Salvo disposizione contraria di una normativa speciale, 12 ) un avvocato può essere rappresentato anche da un dipendente di un avvocato o da un avvocato tirocinante in atti individuali di assistenza legale.

§ 27

(1) Se un avvocato impedisce l’avvocato che esercita la difesa in modo indipendente e non prende altre misure per proteggere i diritti o gli interessi legalmente protetti dei suoi clienti, è obbligato a nominare senza indugio, ma non oltre un mese dalla data in cui tale è sorto un ostacolo, un altro avvocato d’accordo con lui dal suo rappresentante (§ 26 par. 1) e avvisa immediatamente i clienti per iscritto; le disposizioni del § 29 paragrafo 2 non sono interessate da questo. Se l’avvocato viola tale obbligo, il rappresentante della Camera determina, a seconda delle circostanze del caso, l’importo del risarcimento che l’avvocato è tenuto a fornire al rappresentante.

(2)Se il rappresentante dell’avvocato designato dalla Camera ai sensi del paragrafo 1, seconda frase, non è d’accordo con il cliente entro un mese dalla data in cui il cliente è stato informato della nomina, altrimenti o se il cliente non prende altre misure all’interno di questo periodo, trasferiscono al cliente i diritti e gli obblighi dell’avvocato rappresentato derivanti dal contratto di prestazione di servizi legali, inclusi i diritti e gli obblighi derivanti dalla rappresentanza del cliente in procedimenti dinanzi a tribunali o altri organi e i diritti e gli obblighi di un avvocato in un procedimento penale. Ciò vale anche nel caso in cui il rapporto tra il cliente e l’avvocato sia stato stabilito da una designazione ai sensi dell’articolo 18 (2) o da una disposizione ai sensi di disposizioni legali speciali. La Camera certificherà questo trasferimento di diritti e obblighi su richiesta del rappresentante. All’avvocato supplente nominato dalla Camera ai sensi del comma 1, seconda frase, mutatis mutandis, si applicano le disposizioni degli articoli 19 e 20.

(3) L’oggetto del trasferimento di diritti e obblighi ai sensi del paragrafo 2 non è l’obbligo dell’avvocato rappresentato di risarcire il danno (§ 24 paragrafo 1), nonché l’obbligo di restituire le cose, compresi i fondi forniti dal cliente . Anche altri obblighi e diritti derivanti dal rapporto contrattuale originale tra l’avvocato e il cliente non saranno trasferiti al rappresentante se il rappresentante sarebbe ingiustificatamente favorito o svantaggiato a seguito del suo trasferimento a tale avvocato o se l’adempimento di tali obblighi potrebbe non essere giustamente richiesto al rappresentante.

(4) Se un avvocato che ha esercitato solo la professione legale è stato rimosso dall’elenco degli avvocati, la Camera nomina un altro avvocato come suo successore o adotta altre misure appropriate per proteggere i diritti e gli interessi legalmente protetti dei clienti dell’avvocato cancellato ; il successore designato informa immediatamente questi clienti per iscritto delle misure adottate. Se necessario, date le circostanze del caso, la Camera può nominare più di un avvocato come successore dell’avvocato soppresso. Le disposizioni dei commi 2 e 3 che disciplinano il trasferimento dei diritti e degli obblighi tra l’avvocato rappresentato e il suo rappresentante si applicano mutatis mutandis al trasferimento dei diritti e degli obblighi tra un avvocato rimosso dall’elenco degli avvocati e il suo successore.

(5) Se un avvocato che ha esercitato solo la professione è deceduto, il tribunale, su proposta della Camera, nomina il successore dell’avvocato deceduto, se è d’accordo con la nomina, come amministratore della parte del patrimonio utilizzato dall’avvocato deceduto per esercitare la professione legale.

§ 28

(1) Nell’interesse dell’onore e della serietà dello status giuridico, un avvocato o un avvocato tirocinante è obbligato a ricorrere a procedure di conciliazione dinanzi agli organi della Camera prima di avviare procedimenti giudiziari o di altro tipo contro un altro avvocato o avvocato tirocinante; ciò non si applica se almeno una delle parti della controversia è una terza parte.

(2) I procedimenti di conciliazione sono generalmente condotti davanti al Presidente della Camera o ad un altro membro del suo Consiglio di amministrazione; il suo scopo è indurre le parti della controversia a risolverla amichevolmente.

(3) I dettagli della procedura di conciliazione devono essere stabiliti nello statuto.

§ 29

(1) Un avvocato è tenuto a notificare alla Camera senza indugio dopo l’inizio dell’esercizio di patrocinio presso la sua sede legale, il modo in cui esercita l’attività di patrocinio, nonché altri fatti necessari per il mantenimento dell’elenco degli avvocati previsto dallo statuto; l’avvocato è tenuto a notificare senza indugio alla Camera i mutamenti di tali fatti, entro una settimana dal loro verificarsi.

(2) Un avvocato è obbligato a notificare alla Camera entro il termine specificato al paragrafo 1 di tutti i fatti che potrebbero essere un motivo per la sospensione della pratica dell’avvocatura o per la cancellazione dall’elenco degli avvocati.

§ 30

(1) Un avvocato è obbligato a versare contributi alle attività della Camera e contributi al fondo sociale della Camera, o ad effettuare altri pagamenti previsti dalla presente legge [§ 43 lettera. C)].

(2) I debiti scaduti derivanti dagli obblighi di cui al paragrafo 1 non possono essere estinti mediante cancellazione dall’elenco degli avvocati; ciò non si applica se si tratta di una cancellazione per i motivi di cui al § 7b paragrafo 1 lett. da a) a c).

§ 31

Un avvocato o una società o una società straniera che impiega un avvocato tirocinante sono obbligati a creare tali condizioni di lavoro che consentano all’avvocato tirocinante di prepararsi adeguatamente per la professione di avvocato; In particolare, un praticante avvocato deve poter partecipare a corsi di formazione organizzati dalla Camera, per prepararsi adeguatamente all’esame di avvocato e per partecipare all’esame di avvocato.

TITOLO QUATTRO

Responsabilità disciplinare e procedimenti disciplinari
§ 32

(1) Un avvocato e un avvocato tirocinante sono disciplinari responsabili di un illecito disciplinare.

(2) Un reato disciplinare è una violazione colposa grave o ripetuta degli obblighi imposti a un avvocato o avvocato tirocinante da questa o da una legge speciale, ad eccezione della legge su determinate misure contro la legalizzazione dei proventi di crimine e finanziamento del terrorismo o lo Statuto.

(3) Un avvocato può essere condannato per un reato disciplinare da una delle seguenti misure disciplinari:

a) un rimprovero,

b) rimprovero pubblico,

c) una multa fino all’importo di cento volte il salario minimo mensile previsto da un’apposita normativa di legge, 13 )

d) un divieto temporaneo di esercitare la legge imposto per un periodo da sei mesi a tre anni,

e) cancellazione dall’elenco degli avvocati,

f) confisca del libro delle dichiarazioni di autenticità della firma per un periodo da sei mesi a tre anni, se l’avvocato ha commesso un illecito disciplinare nel rendere la dichiarazione di autenticità della firma,

g) il divieto temporaneo dello svolgimento delle attività di cui all’art. 56a imposto per un periodo da sei mesi a tre anni, se l’avvocato ha commesso un illecito disciplinare nello svolgimento di tale attività.

(4) Un avvocato tirocinante può essere condannato per un illecito disciplinare da una delle seguenti misure disciplinari:

a) un rimprovero,

b) rimprovero pubblico,

c) una multa fino a venti volte la retribuzione mensile minima fissata da un’apposita normativa di legge, 13 )

d) cancellazione dall’elenco degli avvocati praticanti.

(5) In caso di violazione degli obblighi meno grave, si può rinunciare all’imposizione di una misura disciplinare a un avvocato oa un avvocato tirocinante se l’udienza dell’illecito disciplinare stesso può essere considerata sufficiente. Si può anche rinunciare all’imposizione di una misura disciplinare se il convenuto disciplinare ha stipulato un accordo scritto con la parte lesa comprovante l’eliminazione delle conseguenze della violazione del dovere da parte del convenuto disciplinare se tale decisione può essere considerata sufficiente nelle circostanze del caso.

(6) La multa è a carico della Camera.

(7) Una misura disciplinare di confisca di un libro sulle dichiarazioni di autenticità di una firma e un divieto temporaneo di svolgimento delle attività ai sensi della Sezione 56a possono essere imposte separatamente o in aggiunta a un’altra misura disciplinare.

(8) All’imposizione di una misura disciplinare si applicano, mutatis mutandis, le disposizioni del codice penale che disciplinano la punizione aggregata e collettiva e l’imposizione di una punizione congiunta per la prosecuzione di un reato.

§ 33

(1) Un comitato disciplinare di tre membri composto da membri della commissione disciplinare della Camera. I partecipanti al procedimento disciplinare sono l’attore disciplinare e l’avvocato o il tirocinante legale nei cui confronti viene avviato il procedimento disciplinare (di seguito “imputato disciplinare”).

(2) L’ azione disciplinare deve essere presentata entro un anno dal giorno in cui l’attore disciplinare è venuto a conoscenza dell’illecito disciplinare, ma non oltre tre anni dal giorno in cui si è verificato l’illecito disciplinare.

(3) Se il presidente del consiglio di sorveglianza deve agire come attore disciplinare in un procedimento disciplinare, ha il diritto di incaricare un altro avvocato, d’accordo con lui, di eseguire gli atti preparatori necessari per verificare se si è verificato un illecito disciplinare; un avvocato così autorizzato deve, per quanto riguarda i documenti e gli altri documenti degli avvocati, essere autorizzato da un membro del Consiglio di Sorveglianza ai sensi della Sezione 46 (4), seconda frase.

(4) Un imputato disciplinare può essere rappresentato nei procedimenti disciplinari da un avvocato. Un imputato disciplinare non rappresentato è nominato dal collegio disciplinare del tutore se la tutela dei suoi interessi lo richiede, in particolare se ha sofferto di un disturbo mentale o di una malattia che gli impediscono di difendersi adeguatamente. Il senato disciplinare nominerà un altro avvocato come tutore in accordo con lui.

(5) Un imputato disciplinare ha il diritto di commentare tutti i fatti che sono accusati di lui; ha il diritto di difendere e proporre prove che dovrebbero essere prese.

(6) Nei procedimenti disciplinari relativi a illeciti disciplinari, si applicano mutatis mutandis le disposizioni che disciplinano la fornitura dello scopo e dello svolgimento del procedimento ai sensi del codice di procedura amministrativa. La sanzione disciplinare è a carico della Camera.

§ 33a

(1) I costi dei procedimenti disciplinari sostenuti nel procedimento disciplinare dal partecipante al procedimento disciplinare sono a carico del partecipante. La Camera sostiene le spese relative alle attività della commissione di disciplina e della commissione di ricorso, le spese di un interprete e le spese di assunzione delle prove.

(2) Se il senato disciplinare ha dichiarato nella decisione che chiude il procedimento disciplinare che l’accusato disciplinare ha commesso un illecito disciplinare, si impegna allo stesso tempo a rimborsare le spese del procedimento disciplinare sostenute dalla Camera ai sensi del paragrafo 1 da un importo forfettario specificato in proporzione allo statuto.

(3) La Camera rimborserà al testimone le spese finite e i guadagni che ha manifestamente mancato. La domanda deve essere presentata alla Camera entro tre giorni dall’udienza, altrimenti decade; il testimone deve esserne informato.

(4) Il rimborso delle spese in denaro e la retribuzione di esperti e interpreti sono disciplinati da disposizioni legali speciali. 13a )

§ 34

(1) La situazione di fatto e di diritto al momento in cui si è verificato l’illecito disciplinare è determinante per la decisione nel procedimento disciplinare; la legislazione successiva si applica se è più favorevole al convenuto disciplinare.

(2) Una copia scritta della decisione che chiude il procedimento disciplinare deve contenere una dichiarazione, giustificazione e istruzioni sul ricorso e deve essere consegnata ai partecipanti; nel caso di cui al § 33a paragrafo 2, la copia scritta della decisione conterrà anche una dichiarazione che impone l’obbligo di rimborsare le spese del procedimento disciplinare.

(3) La decisione emessa, con la quale il procedimento disciplinare è concluso e contro la quale non è possibile presentare ricorso, è in vigore legale ed è esecutiva, a meno che non sia un caso di cui al paragrafo 4. Altre decisioni diventano legali con la loro promulgazione ; se le norme disciplinari non prescrivono una dichiarazione, le decisioni diventano definitive con la loro adozione.

(4) Se è stata inflitta un’ammenda come misura disciplinare, deve essere pagata entro quindici giorni dalla data in cui la decisione diventa definitiva, a meno che la decisione non preveda un periodo più lungo oa meno che la decisione non preveda che l’ammenda deve essere pagata a rate. Una decisione che impone tale misura disciplinare sarà esecutiva non appena scaduto il termine per l’osservanza.

(5) Le disposizioni del paragrafo 4 si applicano mutatis mutandis alle decisioni che impongono l’obbligo di rimborsare le spese processuali.

§ 34a

(1) La Camera disciplinare può decidere sulla questione senza ordinare un’udienza con un ordine disciplinare, se la situazione di fatto è stabilita in modo affidabile dalle prove fornite finora.

(2) Un’ordinanza disciplinare può imporre solo una misura disciplinare di rimprovero o una misura disciplinare di una multa fino a dieci volte la paga mensile minima fissata da una norma legale speciale 13 ) , se l’accusato disciplinare è un avvocato, o fino a due volte il salario mensile minimo stabilito da un’apposita norma di legge 13 ) , se il tirocinante accusato è un praticante avvocato; le disposizioni del § 32 paragrafo 5 non sono interessate da questo.

(3) Un ordine disciplinare ha la natura di una decisione con cui il senato disciplinare ha dichiarato che l’accusato disciplinare aveva commesso un illecito disciplinare. Gli effetti legati all’annuncio della decisione del Senato disciplinare si verificano con la consegna all’accusato disciplinare di copia scritta del provvedimento disciplinare.

§ 34b

(1) Una copia scritta di un ordine disciplinare deve contenere una dichiarazione sul merito, una dichiarazione che imponga l’obbligo di rimborsare le spese dei procedimenti disciplinari (§ 33a paragrafo 2) e le istruzioni sul diritto di presentare un’obiezione, compreso un avvertimento che è già stata disposta una riunione del senato disciplinare per discutere il caso (§ 34d par. 1).

(2) Una copia scritta dell’ordinanza disciplinare deve essere consegnata all’accusato disciplinare e al ricorrente disciplinare; se l’accusato disciplinare ha un rappresentante o tutore (art. 33, comma 4), dovrà essere consegnata anche copia scritta del provvedimento disciplinare.

§ 34c

(1) L’ accusato disciplinare, l’attore disciplinare e il rappresentante dell’accusato disciplinare o il suo tutore (di seguito denominato “persona avente diritto”) possono presentare un’obiezione contro l’ordinanza disciplinare; l’opposizione deve essere presentata entro 15 giorni dalla consegna della copia scritta del provvedimento disciplinare. Il rappresentante dell’imputato disciplinare o il suo tutore termina il termine per la presentazione del reclamo lo stesso giorno dell’imputato disciplinare.

(2) Dopo la consegna di una copia scritta di un ordine disciplinare, la persona avente diritto può rinunciare espressamente al proprio diritto di presentare un’opposizione.

§ 34d

(1) Se è stata presentata un’opposizione contro un’ordinanza disciplinare da parte di una persona autorizzata entro il termine specificato al § 34c paragrafo 1, l’ordinanza disciplinare deve essere revocata e il presidente del collegio disciplinare ordina un’udienza; nell’ulteriore discussione del caso, il senato disciplinare non è vincolato dalla qualifica giuridica né dalla tipologia o ambito del provvedimento disciplinare contenuto nell’ordinanza disciplinare.

(2) Se non è stata presentata opposizione contro l’ordinanza disciplinare entro il termine specificato al § 34c paragrafo 1, l’ordinanza disciplinare diventerà definitiva il giorno successivo alla data di scadenza di questo periodo e sarà esecutiva. Se tutte le persone aventi diritto hanno espressamente rinunciato al diritto di presentare un’opposizione prima della scadenza del periodo di cui al § 34c para. Da parte di persone autorizzate.

§ 34e

Se è stato emesso un provvedimento disciplinare, l’attore disciplinare può ritirare il provvedimento disciplinare fino a quando una copia scritta del provvedimento disciplinare non sia stata consegnata ad uno degli aventi diritto; revocando l’azione disciplinare, l’ordinanza disciplinare è revocata e il procedimento disciplinare è chiuso.

§ 35

(1) Un partecipante al procedimento disciplinare può presentare ricorso contro la decisione del senato disciplinare nel procedimento disciplinare, con la quale tale procedimento termina dinanzi al senato disciplinare, entro quindici giorni dalla consegna della sua copia scritta; l’appello ha effetto sospensivo. Le disposizioni della prima frase non si applicano nel caso in cui il collegio disciplinare abbia deciso con ordinanza disciplinare.

(2) Il ricorso è deciso da un gruppo di tre membri nominato dai membri della Commissione dei ricorsi disciplinari (di seguito denominata “Commissione dei ricorsi”).

(3) Nel procedimento di ricorso, la commissione di ricorso della camera annulla la decisione o respinge il ricorso e conferma la decisione o respinge il ricorso. Se la Commissione di ricorso della Camera annulla la decisione impugnata in appello, decide nel merito o la rinvia alla Commissione di disciplina per ulteriori procedimenti e decisioni; In questo caso, la commissione di disciplina è vincolata dal parere legale della commissione di ricorso.

§ 35a

(1) Una decisione sull’imposizione di una misura disciplinare di rimprovero, rimozione dall’elenco degli avvocati o rimozione dall’elenco degli avvocati praticanti deve essere eseguita il giorno in cui è entrata in vigore legale.

(2) La decisione sull’imposizione di una misura disciplinare di pubblico rimprovero sarà eseguita dal Presidente della Camera mediante pubblicazione nel Bollettino dell’Ordine degli avvocati ceco (di seguito denominato “Bollettino”); viene eseguita nel giorno indicato nell’intestazione del relativo importo della Gazzetta come giorno della sua divulgazione. Una decisione non può essere eseguita se è trascorso un periodo superiore a sei mesi da quando è diventata esecutiva.

(3) Le decisioni che impongono misure disciplinari divieto temporaneo di patrocinio o squalifica temporanea ai sensi del § 56a devono essere eseguite alla scadenza del periodo di divieto di cui alla decisione. Questo periodo decorre dal giorno in cui la decisione diventa esecutiva; se l’esecutività della decisione è stata sospesa, la sua esecuzione è sospesa.

(4) La decisione sull’imposizione di una misura disciplinare di un’ammenda sarà eseguita il giorno del pagamento dell’ammenda alla Camera per l’importo specificato nella decisione; in caso di pagamento rateale della sanzione, la decisione ha effetto alla data di pagamento dell’ultima rata. Una decisione esecutiva sull’irrogazione di una misura disciplinare di un’ammenda è la base per l’esecuzione della decisione e un ordine di esecuzione ai sensi di disposizioni legali speciali 14 ) . In caso di pagamento rateale dell’ammenda, la Camera ha facoltà di presentare istanza di esecuzione della decisione anche se una delle rate non è stata pagata in tempo; l’esecuzione della decisione in tal caso riguarda l’intero importo dell’ammenda non ancora pagata. Tuttavia, tale autorizzazione può essere utilizzata dalla Camera entro e non oltre la data di scadenza della rata successiva.

(5) La decisione di imporre una misura disciplinare al ritiro del libro sulle dichiarazioni di autenticità della firma deve essere eseguita il giorno in cui è scaduto il periodo di ritiro specificato nella decisione. Questo periodo inizia il giorno in cui il libro viene detenuto.

(6) Una decisione che impone l’obbligo di rimborsare le spese del procedimento disciplinare deve essere eseguita il giorno del pagamento dell’importo delle spese del procedimento (Sezione 33a paragrafo 2) alla Camera. Se l’obbligo di rimborsare i costi dei procedimenti disciplinari non è stato adempiuto entro il termine previsto dalla presente legge o entro il termine specificato nella decisione, le disposizioni del paragrafo 4 sull’esecuzione di una decisione che impone una misura disciplinare si applicano mutatis mutandis al esecuzione di una decisione che impone l’obbligo di rimborsare le spese disciplinari.

§ 35b

Ai fini del procedimento disciplinare, un avvocato o un avvocato tirocinante è trattato come se non avesse commesso un illecito disciplinare o come se non gli fosse stata irrogata alcuna misura disciplinare.

a) la data di forza giuridica della decisione di rinuncia all’irrogazione del provvedimento disciplinare,

b) la data in cui è stata eseguita la decisione che impone la misura disciplinare di ammonizione o di ammonimento pubblico, se gli è stata imposta una misura disciplinare di rimprovero o di ammonimento pubblico. Se la decisione sull’imposizione di una misura disciplinare di rimprovero pubblico non è stata eseguita entro il termine specificato nel § 35a par.

(c) se è trascorso un periodo di un anno dalla data in cui è stata adottata la decisione che impone la misura disciplinare, se una misura disciplinare di un’ammenda, una misura disciplinare che vieta temporaneamente l’esercizio dell’avvocatura, una misura disciplinare di confisca del libretto delle firme o una misura disciplinare di divieto temporaneo di svolgere attività ai sensi della Sezione 56a,

d) se è trascorso il periodo di cinque anni dalla data di cancellazione dall’elenco degli avvocati, se all’avvocato è stata irrogata una misura disciplinare di cancellazione dall’elenco degli avvocati,

e) se è trascorso il periodo di tre anni dalla data della cancellazione, se al tirocinante è stata irrogata una misura disciplinare per la cancellazione dall’elenco degli avvocati praticanti.

§ 35c

(1) Se un procedimento disciplinare si è concluso con una decisione divenuta definitiva, può essere proseguito contro lo stesso imputato disciplinare e per lo stesso illecito disciplinare solo se è stata consentita la riapertura del procedimento disciplinare; la riapertura del procedimento disciplinare non può essere ammessa se il procedimento disciplinare è stato interrotto con decisione definitiva.

(2) Una mozione per la riapertura del procedimento disciplinare può essere presentata dal partecipante se vengono alla luce nuovi fatti o prove che non possono essere invocati nel procedimento disciplinare senza colpa del partecipante e che potrebbero, da soli o in connessione con i fatti e le prove conosciute in precedenza, portano a una decisione più favorevole per l’imputato disciplinare.

(3) Una richiesta di rinnovo del procedimento disciplinare può essere presentata entro sei mesi dal giorno in cui il partecipante al procedimento disciplinare che propone il rinnovo del procedimento disciplinare è venuto a conoscenza del motivo del rinnovo ai sensi del paragrafo 2, o dal giorno in cui ha potuto applicalo; il ricorso non è ricevibile contro una decisione non decisa nel merito.

(4) Un senato disciplinare appositamente istituito decide sulla proposta di autorizzazione al rinnovo del procedimento disciplinare; il senato disciplinare respinge la proposta di rinnovo del procedimento disciplinare o ammette il rinnovo del procedimento disciplinare. Il partecipante può presentare ricorso contro la decisione sulla proposta di autorizzazione al rinnovo del procedimento disciplinare (§ 35).

(5) Se la decisione che autorizza il rinnovo del procedimento disciplinare è divenuta definitiva, tutte le decisioni esistenti prese nel procedimento disciplinare saranno revocate e il collegio disciplinare che ha autorizzato il rinnovo del procedimento disciplinare riconsidererà la questione nel procedimento disciplinare.

§ 35d

(1) La Camera informa senza indugio l’autorità competente di uno Stato estero, senza indugio, dell’inizio e del risultato di un procedimento disciplinare nei confronti di un avvocato che è stato iscritto nell’elenco degli avvocati ai sensi della Sezione 5a.

(2) La Camera informerà senza indugio, nella misura necessaria, l’autorità competente dello Stato di origine in cui un avvocato iscritto nell’elenco degli avvocati ai sensi del § 5 paragrafo 1 o § 57 fornisce servizi legali in una posizione simile a un avvocato europeo affermato ai sensi della presente legge nei confronti di tale avvocato.

§ 35e

(1) I dettagli dei procedimenti disciplinari saranno determinati dalle norme disciplinari.

(2) A meno che la presente legge o il codice disciplinare non disponga diversamente oa meno che qualcos’altro derivi dalla natura della questione, le disposizioni del codice di procedura penale si applicano mutatis mutandis nei procedimenti disciplinari.

CAPITOLO CINQUE

DISPOSIZIONI PARTICOLARI SULLA RESPONSABILITÀ PER VIOLAZIONI AI SENSI DELLA LEGGE SU ALCUNI PROVVEDIMENTI CONTRO LA LEGALIZZAZIONE DEI PROVENTI DI REATO E IL FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO E DEI SUOI ​​PROCEDIMENTI
§ 35ea

(1) Nei procedimenti su un reato ai sensi della legge su determinate misure contro la legalizzazione dei proventi del crimine e il finanziamento del terrorismo, se questo reato è sentito da un organo della Camera, la procedura sarà simile alle disposizioni di

a) la legge che disciplina la responsabilità e la condotta in caso di reati che disciplina le condizioni che disciplinano la responsabilità per i reati, i tipi di sanzioni amministrative e misure di protezione e i principi che regolano la loro imposizione; e

b) Titolo quarto, ad eccezione della Sezione 32, Paragrafi da 1 a 5, 7 e 8, Sezione 33, Paragrafo 2 e Sezione 35b.

(2) Gli obblighi di riservatezza non possono essere invocati nei procedimenti relativi a un reato ai sensi del paragrafo 1, nonché contro un avvocato o un rappresentante della Camera autorizzato dal Presidente del Consiglio di vigilanza a compiere atti preparatori per verificare se un reato sia stato commesso.

(3) L’ articolo 21 (10) si applica mutatis mutandis al dovere di riservatezza dei membri degli organi della Camera, dei suoi dipendenti e avvocati autorizzati dal Presidente del Consiglio di vigilanza a compiere atti preparatori per verificare se un reato è stato commesso .

(4) Il procedimento per il reato per avviare o il procedimento già avviato per il reato continua anche se l’autore del reato dopo aver commesso cessa di essere un avvocato o un tirocinante legale, a meno che i fatti sui quali il procedimento sia iniziato o non continui secondo la legge che disciplina la responsabilità e procedimenti contro i reati.

(5) Se la legge su alcune misure contro la legalizzazione dei proventi di reato e il finanziamento del terrorismo consente l’imposizione di una sanzione amministrativa di divieto di attività, può essere imposto un reato al posto di questa sanzione amministrativa.

a) sanzione amministrativa dell’avvocato

1. un divieto temporaneo alla pratica del patrocinio imposto per un periodo compreso tra sei mesi e tre anni,

2. cancellazione dall’elenco degli avvocati,

3. un divieto temporaneo dello svolgimento delle attività ai sensi dell’articolo 56a imposto per un periodo da sei mesi a tre anni, se l’avvocato ha commesso un reato nello svolgimento di tale attività,

b) ad un avvocato praticante una sanzione amministrativa di cancellazione dall’elenco degli avvocati praticanti.

(6) Le disposizioni delle sezioni da 35a a 35e si applicano mutatis mutandis alla sanzione amministrativa di rimozione dall’elenco degli avvocati e alla sanzione amministrativa di rimozione dall’elenco degli avvocati praticanti.

TERZA

AVVOCATO EUROPEO
TITOLO UNO

Avvocato europeo in visita
§ 35f

Un avvocato europeo in visita 14a ) è un avvocato europeo che fornisce servizi legali nella Repubblica ceca su base temporanea o occasionale.

§ 35g

L’avvocato europeo in visita è obbligato a utilizzare la designazione professionale ai sensi del § 2 par.1 lett. b) indicando l’autorità competente dello Stato membro di origine; questa designazione deve essere espressa nella lingua ufficiale o in una delle lingue ufficiali dello Stato membro di origine.

§ 35h

(1) Un avvocato europeo in visita non può essere un partner di un’associazione (§ 14) o un partner di una società (§ 15).

(2) Un avvocato europeo in visita non è autorizzato a partecipare all’Assemblea e non può essere eletto negli organi della Camera.

(3) Un avvocato europeo in visita non è autorizzato a stipulare contratti per il trasferimento di beni immobili, contratti ipotecari aventi ad oggetto beni immobili e contratti per il trasferimento o la locazione di un’impresa o di parte di essa nella misura in cui si riferiscono a beni immobili; l’avvocato europeo in visita non è autorizzato a rilasciare una dichiarazione di autenticità della firma (§ 25a).

§ 35i

(1) Quando fornisce servizi legali consistenti in rappresentanza in procedimenti dinanzi a tribunali o altri organi, compresa la difesa in procedimenti penali, l’avvocato europeo in visita è tenuto a rispettare gli obblighi previsti dalla legge o dallo statuto per gli avvocati in quanto rappresentanti dei partecipanti a questi procedimento. Se queste regole non regolano una questione, l’avvocato europeo in visita è obbligato a rispettare gli obblighi previsti dalla legge, dallo statuto o da altre norme dello Stato di origine sulla fornitura di servizi legali (di seguito “le regole dello Stato di origine” ).

(2) Nel fornire servizi legali diversi da quelli di cui al paragrafo 1, l’avvocato europeo in visita è tenuto a rispettare gli obblighi previsti dalle normative dello Stato di origine. Se le norme dello Stato membro di origine non disciplinano una questione, le disposizioni del § 3 (1) e (2), § 16, 17, § 18 (1), § 19-21, § 22 (1), § 24 si applicano alla prestazione di servizi legali da parte di un avvocato europeo in visita.paragrafi da 1 a 3, § 25, 26 e 28, nonché le disposizioni di disposizioni legali speciali, se forniscono la prestazione di servizi legali da parte di avvocati.

(3) Le disposizioni della presente legge o regolamenti legali speciali di cui al paragrafo 2 non si applicano alla fornitura di servizi legali da parte di un avvocato europeo in visita, a meno che il rispetto degli obblighi imposti dall’avvocato europeo in visita sia possibile a causa di tutte le circostanze, e in particolare il fatto che si tratti di prestazione temporanea o occasionale di servizi legali, ragionevolmente richiedere; tuttavia, questo non si applica agli obblighi specificati nei § 16, 17, § 19 a 21 e § 24 paragrafi da 1 a 3.

§ 35j

(1) Se un avvocato europeo in visita fornisce servizi legali nella Repubblica Ceca senza interruzioni significative per un mese, è obbligato a notificare alla Camera l’indirizzo del luogo nella Repubblica Ceca per la notifica dei documenti della Camera, comprese le decisioni prese da gli organi della Camera nei procedimenti ai sensi della presente legge. Se l’avvocato europeo in visita non adempie a tale obbligo, la Camera deposita l’atto, a condizione che gli effetti della notifica dell’atto (decisione) si verifichino il terzo giorno dopo il deposito; questo vale anche per i documenti da notificare per mano dell’avvocato europeo in visita.

(2)Quando un avvocato europeo in visita fornisce servizi legali consistenti in rappresentanza in procedimenti dinanzi a tribunali o altre autorità, compresa la difesa in procedimenti penali, nomina un avvocato come suo agente per la notifica di documenti (di seguito “agente di servizio”); le disposizioni del § 35p non sono interessate da questo. L’avvocato europeo in visita notifica al tribunale o altra autorità dell’indirizzo del luogo di servizio dell’agente in servizio il primo atto che compie contro di lui; il tribunale o altra autorità invia i documenti, compresa la decisione, all’indirizzo della sede legale dell’agente in servizio. Se l’avvocato europeo in visita non adempie a tale obbligo, il tribunale o altra autorità deposita l’atto, a condizione che gli effetti della notifica dell’atto (decisione) abbiano effetto il terzo giorno dopo il deposito; questo vale anche per i documenti da notificare all’avvocato europeo in visita.

§ 35k

(1) Se richiesto, l’avvocato europeo in visita è tenuto a dimostrare alla Camera, al tribunale o ad altro organo mediante il documento o i documenti pertinenti emessi nello Stato di origine la sua autorizzazione a fornire servizi legali nello Stato di origine con titolo professionale ai sensi del § 2 par. b) (in appresso denominata “licenza”); la licenza deve essere presentata dall’avvocato europeo in visita con la sua traduzione in ceco.

(2) Fino a quando l’avvocato europeo in visita non adempie all’obbligo di cui al paragrafo 1, non è autorizzato a continuare a fornire servizi legali.

TITOLO SECONDO

Avvocato europeo affermato
§ 35l

(1) Un avvocato europeo affermato 14b ) è un avvocato europeo iscritto nell’elenco degli avvocati europei mantenuto dalla Camera.

(2) Un avvocato europeo affermato è autorizzato a fornire servizi legali nel territorio della Repubblica ceca su base sistematica.

§ 35m

(1) La Camera inserisce un avvocato europeo nell’elenco degli avvocati europei entro un mese dal ricevimento di una domanda scritta di registrazione, che deve essere accompagnata da

a) documenti comprovanti che l’avvocato europeo soddisfa le condizioni di cui al § 2 par.1 lett. b) punti 1 e 2,

b) prova dell’adempimento dell’obbligo ai sensi della Sezione 24a,

c) la prova che l’avvocato europeo ha pagato alla Camera un compenso, che stabilisce lo statuto non superiore a 10.000 CZK.

(2) La Camera degli avvocati europei non deve essere iscritta nell’elenco degli avvocati europei se gli è stata imposta una misura disciplinare che vieta temporaneamente la prestazione di servizi legali (§ 35q par.

(3) Un avvocato europeo affermato deve dimostrare l’autorizzazione a fornire servizi legali ai sensi della presente legge mediante un certificato di iscrizione nell’elenco degli avvocati europei o una carta d’identità di un avvocato europeo stabilito; tali documenti gli saranno rilasciati dalla Camera entro e non oltre una settimana dalla sua iscrizione nell’elenco degli avvocati europei. Il modello, i requisiti e le modalità di utilizzo della carta d’identità di un avvocato europeo affermato sono stabiliti nella legislazione di attuazione; la normativa di attuazione può anche specificare il periodo di validità della carta d’identità dell’avvocato europeo stabilito. La sezione 5d (3) e (4) si applica mutatis mutandis al certificato e alla carta d’identità di un avvocato europeo stabilito.

(4) L’ iscrizione nell’elenco degli avvocati europei deve essere registrata dalla Camera nell’elenco degli avvocati europei entro il termine specificato al paragrafo 3; Entro lo stesso termine, la Camera informa, nella misura necessaria, l’autorità competente dello Stato membro d’origine dell’iscrizione nell’elenco degli avvocati europei.

(5) L’ avvocato europeo stabilito è sospeso dal diritto di fornire servizi legali ai sensi della presente legge se uno qualsiasi dei fatti specificati nel § 8b par. a), b), d) ag).

(6) La Camera sospende l’autorizzazione dell’avvocato europeo stabilito a fornire servizi legali ai sensi della presente legge nei casi di cui al § 9 paragrafo 1 lettera b); La Camera può sospendere l’istituzione di un avvocato europeo stabilito per fornire servizi legali ai sensi della presente legge nei casi di cui alla sezione 9 (2) e (3).

(7) Avvocato europeo affermato,

a) chi è deceduto viene cancellato dall’elenco degli avvocati europei alla data del decesso,

b) chi è stato dichiarato morto è cancellato dall’elenco degli avvocati europei alla data della decisione sulla dichiarazione di morte,

c) che è stato oggetto di una misura disciplinare che vieta temporaneamente la prestazione di servizi legali (sezione 35q (2)), è rimosso dall’elenco degli avvocati europei a partire dalla data di entrata in vigore della decisione che impone tale misura disciplinare,

d) chi ha presentato alla Camera una richiesta scritta di cancellazione dall’elenco degli avvocati europei, munita di firma ufficialmente certificata, sarà cancellato dall’elenco degli avvocati europei alla fine del mese solare in cui la richiesta è stata ricevuta dal Camera; la verifica ufficiale della firma non è richiesta se l’avvocato europeo stabilito consegna la domanda di persona al Presidente della Camera o un dipendente della Camera da lui autorizzato e firma la domanda davanti a lui,

e) chi è stato iscritto nell’elenco degli avvocati (§ 5b) è cancellato dall’elenco degli avvocati europei il giorno dell’iscrizione nell’elenco degli avvocati; ciò non pregiudica il suo diritto di utilizzare allo stesso tempo la designazione professionale del suo stato di origine o il suo diritto ai sensi del § 35na.

(8) La Camera rimuove l’avvocato europeo stabilito dall’elenco degli avvocati europei

a) se ha cessato di soddisfare la condizione di cui al § 2 comma 1 lett. b) punto 1,

b) se la sua autorizzazione a prestare servizi legali nello Stato di origine ai sensi del § 2 comma 1 lett. (b) punto 2, o

c) per le ragioni di cui al § 7b comma 1 lett. e) ed f) e al § 8 comma 1 lett. da b) ad).

(9) In caso di sospensione dell’autorizzazione di un avvocato europeo affermato a fornire servizi legali ai sensi della presente legge, le disposizioni del § 8b paragrafo 2, § 9 paragrafo 4, § 9a, 9b e § 55 paragrafo 7 si applicano mutatis mutandis dall’elenco degli avvocati europei, le disposizioni del § 7b paragrafo 2 e § 8 paragrafo 2 e 3 si applicano mutatis mutandis.

(10) La Camera informa senza indugio l’autorità competente dello Stato di origine, al più tardi entro una settimana, della sospensione dell’autorizzazione di un avvocato europeo affermato a fornire servizi legali ai sensi della presente legge, nonché della sua rimozione da l’elenco degli avvocati europei.

§ 35n

(1) Salvo diversa indicazione di seguito, si applicano ragionevolmente agli avvocati europei stabiliti le disposizioni della presente legge e le norme professionali sui diritti e i doveri degli avvocati, o le disposizioni della legislazione speciale se i diritti e gli obblighi degli avvocati in relazione all’esercizio della difesa.

(2) Un avvocato europeo affermato è obbligato a utilizzare la designazione professionale ai sensi del § 2 par. b); questa designazione deve essere espressa nella lingua ufficiale o in una delle lingue ufficiali dello Stato membro di origine. Oltre a questa designazione, un avvocato europeo affermato è tenuto a fare riferimento alla sua iscrizione nell’elenco degli avvocati europei. Se un avvocato europeo stabilito fornisce servizi legali per conto di una società straniera ai sensi della Sezione 35s, le disposizioni della Sezione 12 (4) si applicano mutatis mutandis.

(3) Un avvocato europeo affermato ha il diritto di indicare un’appendice alla sua designazione ai sensi del paragrafo 2 che esprime il fatto che nello Stato di origine, o in altri Stati esteri, fornisce servizi legali insieme ad altre persone come partecipante (associato) o legale entità simili all’associazione o società ai sensi della presente legge (§ 14 e 15).

(4) Un avvocato europeo stabilito può essere un partner di un’associazione (§ 14) o un partner di una società (§ 15) o esercitare la professione di avvocato dipendente (§ 15a).

(5) Un avvocato europeo affermato ha il diritto di partecipare all’Assemblea; tuttavia non può essere eletto negli organi della Camera.

(6) La sede di un avvocato europeo stabilito (§ 13) deve essere iscritta nell’elenco degli avvocati europei.

(7) Un avvocato europeo stabilito può, nell’ambito della sua autorizzazione, essere rappresentato dalle persone di cui al § 26.

(8) Le disposizioni della sezione 27 (4) e della sezione 30 (2) si applicano in caso di rimozione di un avvocato europeo affermato dall’elenco degli avvocati europei.

§ 35na
annullato

TITOLO TRE

Disposizioni comuni
§ 35o

Un avvocato europeo ha il diritto di fornire servizi legali consistenti nella rappresentanza in procedimenti dinanzi a tribunali o altre autorità, compresa la difesa in procedimenti penali, anche nei casi in cui una legislazione speciale prevede che una parte debba essere rappresentata da un avvocato o che il rappresentante di una parte possa essere solo un avvocato.

§ 35p

(1) Quando un avvocato europeo fornisce servizi legali consistenti in rappresentanza in procedimenti dinanzi a tribunali o altre autorità, compresa la difesa in procedimenti penali, e quando una normativa legale speciale stabilisce che una parte deve essere rappresentata in tale procedimento da un avvocato o il rappresentante può essere solo un avvocato, l’avvocato europeo è tenuto a nominare un avvocato d’intesa con il cliente quale suo consulente sulle questioni di diritto processuale da risolvere nel procedimento (di seguito “consulente”); l’avvocato europeo può anche nominare un agente di servizio come consulente ai sensi del § 35j (2).

(2) L’avvocato europeo notifica al tribunale o altra autorità l’indirizzo della sede legale del consulente nel primo atto che intraprende contro di lui; fino a quando l’avvocato europeo non adempie a tale obbligo, non è autorizzato a continuare a fornire servizi legali.

(3) Salvo decisione contraria del tribunale o di un altro organo, il consulente ha il diritto di essere presente con il consenso dell’avvocato europeo in tutti gli atti per i quali l’avvocato europeo ha il diritto di essere presente in qualità di rappresentante (avvocato).

(4) Le disposizioni dei paragrafi precedenti non pregiudicano le disposizioni legali speciali che disciplinano i procedimenti dinanzi a tribunali o altri organi.

(5) Le disposizioni del paragrafo 1 non pregiudicano la responsabilità di un avvocato europeo per danni ai sensi della sezione 24 (da 1) a (3), né la sua responsabilità disciplinare (sezione 35q (1)).

Responsabilità disciplinare e procedimenti disciplinari
§ 35q

(1) Un avvocato europeo è passibile di azione disciplinare in conformità con la Parte Seconda, Titolo Quattro del presente Atto.

(2) Le misure disciplinari di cui al § 32 par.3 let. a) ac) e una misura disciplinare che vieta temporaneamente la prestazione di servizi legali per un periodo da uno a cinque anni. Le disposizioni del § 35a paragrafo 3 e del § 35b let. C).

§ 35r

(1) La Camera informa nella misura necessaria l’autorità competente dello Stato di origine del fatto che il presidente del consiglio di sorveglianza intende avviare un procedimento disciplinare contro l’avvocato europeo.

(2) Se non è stato possibile adempiere all’obbligo di informazione ai sensi del paragrafo 1 a causa del rischio di ritardo o se il procedimento disciplinare è stato avviato sulla base di un’azione disciplinare presentata dal Ministro della giustizia, la Camera ne informa immediatamente l’autorità competente dello Stato di origine dell’avvio del procedimento disciplinare nei confronti di un avvocato europeo.

(3) Nei procedimenti disciplinari contro un avvocato europeo, la commissione di disciplina o la commissione di ricorso richiedono, di norma, il parere dell’autorità competente dello Stato di origine come uno dei motivi della decisione come uno dei motivi per la decisione.

(4) La Camera informa immediatamente l’autorità competente dello Stato di origine, senza indugio nella misura necessaria, del risultato del procedimento disciplinare contro l’avvocato europeo.

PARTE QUARTA

COMPAGNIA STRANIERA
§ 35s

(1) Una società straniera può fornire servizi legali nel territorio della Repubblica Ceca se

a) ha la propria sede legale o unità organizzativa in uno degli stati di origine,

b) i suoi partner sono solo avvocati o altre persone fisiche autorizzate a fornire servizi legali in uno degli Stati di origine con titolo professionale ai sensi del § 2 par. b) punto 2,

c) l’ oggetto della sua attività è solo la fornitura di servizi legali,

d) una società estera o un’unità organizzativa della sua impresa è iscritta nel Registro delle Imprese in conformità a speciali norme di legge,

(e) i servizi legali sono forniti solo da avvocati o avvocati europei affermati.

(2) Solo un avvocato o un avvocato europeo affermato socio di una società estera può essere iscritto nel registro delle imprese come organo statutario di una società estera o come responsabile della sua unità organizzativa. Solo un avvocato o un avvocato europeo affermato può essere registrato come procuratore di una società estera; le disposizioni del § 15 paragrafo 5 frase due si applicano mutatis mutandis.

(3) Una società straniera può assumere avvocati, avvocati europei affermati e impiegati legali.

(4) Si applicano le disposizioni del § 15 paragrafo 4 e 8, § 18 paragrafo 1, § 19, 20, § 22 paragrafo 1, § 23, § 24 paragrafo 2 a 4, § 25, 28 e 29. a società estera adeguatamente.

(5) Salvo disposizione contraria della presente legge, le disposizioni della legge che disciplinano i rapporti giuridici delle società commerciali e delle cooperative si applicano a una società estera.

§ 35t

(1) Ogni partner di una società straniera che è responsabile dei propri debiti con tutte le sue proprietà (di seguito denominato “partner a responsabilità illimitata”) deve essere in caso di responsabilità di una società straniera per danni subiti in relazione alla fornitura di servizi in azienda o sua unità organizzativa nel Registro delle Imprese assicurati allo stesso modo come partner di una società pubblica o socio accomandatario di una società in accomandita semplice ai sensi del § 24a (di seguito denominata “assicurazione dei soci di una società estera”).

(2) Una società straniera che non ha partner a responsabilità illimitata deve essere assicurata dalla data della sua registrazione o dell’iscrizione della sua unità organizzativa nel registro delle imprese in caso di responsabilità per danni subiti in relazione alla fornitura di servizi legali nella Repubblica ceca in modo simile a una società a responsabilità limitata ai sensi della presente legge; una società estera che ha, oltre ad altri partner, almeno un partner a responsabilità illimitata deve essere assicurata in modo simile a una società in accomandita semplice ai sensi della presente legge (di seguito denominata “assicurazione per società estera”).

(3) Una compagnia straniera è obbligata a presentare alla Camera una copia o una copia ufficialmente certificata del contratto di assicurazione sull’assicurazione di partner stranieri o di un’assicurazione di una compagnia straniera, o un documento rilasciato da una compagnia di assicurazioni o compagnia di assicurazioni straniera o persona rilevante che dimostri l’esistenza e la società o l’assicurazione di una società estera (di seguito denominata “prova di assicurazione di una società estera”) fino alla fine dell’anno solare in cui è stata inserita nell’elenco delle società estere, e sempre fino a la fine dell’anno solare precedente l’anno solare a cui si riferisce l’assicurazione, come in qualsiasi altro momento se la Camera lo richiede.

(4) Adempimento delle condizioni specificate nel § 35 comma 1 lett. da a) ac) e l’assicurazione dei soci di una società estera o l’assicurazione di una società estera è condizione preliminare per l’iscrizione di una società estera o della sua unità organizzativa nel Registro delle Imprese. Documenti comprovanti l’adempimento delle condizioni di cui al § 35 comma 1 lett. a) ac) e la prova di assicurazione della società estera devono essere allegati alla domanda di iscrizione della società estera o della sua unità organizzativa nel Registro di commercio e devono essere depositati nella raccolta dei documenti del Registro di commercio, compresi i loro modifiche.

(5) La Camera deve, senza indugio, presentare al tribunale una proposta per cancellare una società straniera o la sua unità organizzativa dal registro delle imprese, se ritiene che

a) la società estera non soddisfa le condizioni di cui al § 35 comma 1 lett. da a) a c) ed e),

b) i soci della compagnia straniera non sono assicurati ai sensi del § 35t par.1,

c) la compagnia straniera non è assicurata ai sensi del § 35t par.2,

d) la società estera non ha adempiuto all’obbligo di cui al § 35t par.3.

§ 35u

Quando si trasferisce la sede legale di una società straniera nel territorio della Repubblica ceca, si applicano mutatis mutandis le disposizioni delle sezioni 35s e 35t.

PARTE QUINTA

AVVOCATO CONCIPIENTE
§ 36

Un avvocato tirocinante è colui che è iscritto nell’elenco degli avvocati tirocinanti tenuto dalla Camera.

§ 37

(1) La Camera deve iscrivere ciascuno nell’elenco dei tirocinanti avvocati,

a) che è completamente indipendente,

b) che ha conseguito una laurea in giurisprudenza

1. in un programma di master studiando in un’università della Repubblica Ceca 1b ) , o

2. studi presso un’università all’estero, se tale istruzione nella Repubblica ceca è riconosciuta come equivalente all’istruzione di cui al punto 1 sulla base di un accordo internazionale da cui è vincolata la Repubblica ceca, o se tale istruzione è stata riconosciuta ai sensi legislazione speciale 1d ) , e allo stesso tempo tale istruzione corrisponde al contenuto e alla portata dell’istruzione generale che può essere ottenuta nel campo del diritto in un’università nella Repubblica ceca,

c) chi è innocente,

d) che non è stato oggetto di una misura disciplinare cancellata dall’elenco degli avvocati in tirocinio o che è trattato come se la misura disciplinare non gli fosse stata irrogata, e

e) che è alle dipendenze di un avvocato, di un avvocato europeo affermato, di una società o di una società estera per un determinato orario lavorativo settimanale in conformità con una normativa legale speciale 14c ) .

(2)Se il richiedente soddisfa le condizioni di cui al paragrafo 1, la Camera lo iscrive nell’elenco degli avvocati praticanti sulla base della sua domanda scritta, a partire dalla data specificata in tale domanda; tale data, tuttavia, non può precedere la data di inizio del rapporto di lavoro ai sensi del paragrafo 1, lettera a). (e) o la data di applicazione. Se tale giorno non è specificato nella domanda di iscrizione nell’elenco degli avvocati tirocinanti, la Camera inserisce il richiedente nell’elenco dei tirocinanti a partire dalla data di presentazione della domanda. L’iscrizione nell’elenco degli avvocati praticanti è registrata dalla Camera nell’elenco degli avvocati praticanti senza indugio, entro e non oltre una settimana dalla data di iscrizione, e rilascia all’avvocato praticante un documento di riconoscimento di avvocato praticante; l’avvocato tirocinante dimostra di possedere una carta d’identità quando svolge la pratica legale, anche quando rappresenta un avvocato sulla base della sua autorizzazione in atti di patrocinio a spese dello Stato. Modello, i requisiti e le modalità di utilizzo della carta d’identità del tirocinante saranno determinati da una normativa di attuazione; la normativa di attuazione può anche stabilire il periodo di validità della carta d’identità del tirocinante. La sezione 5d (3) e (4) si applica mutatis mutandis alle carte d’identità degli avvocati tirocinanti.

(3) La Camera degli avvocati praticanti rimuove dall’elenco degli avvocati praticanti se ritiene di non soddisfare nessuna delle condizioni specificate al paragrafo 1.

(4) Dieci,

a) a chi è stata irrogata una misura disciplinare di cancellazione dall’elenco degli avvocati praticanti, viene rimosso dall’elenco degli avvocati praticanti il ​​giorno in cui ha forza giuridica la decisione sull’imposizione di tale provvedimento disciplinare,

b) chi ha presentato alla Camera una richiesta scritta di cancellazione dall’elenco degli avvocati praticanti, munita di firma ufficialmente verificata, viene rimosso dall’elenco degli avvocati praticanti dopo il mese solare in cui è stata richiesta la cancellazione dall’elenco degli avvocati praticanti è stato consegnato alla Camera; la verifica ufficiale della firma non è richiesta se l’avvocato tirocinante presenta una richiesta scritta di cancellazione dall’elenco degli avvocati tirocinanti di persona al Presidente della Camera oa un dipendente della Camera da lui autorizzato e firma tale richiesta davanti a lui,

c) chi è stato iscritto nell’elenco degli avvocati è cancellato dall’elenco degli avvocati praticanti il ​​giorno dell’iscrizione nell’elenco degli avvocati,

d) chi ha superato l’esame di abilitazione viene cancellato dall’elenco degli avvocati praticanti alla scadenza del sesto mese di calendario successivo a quello in cui è stato sostenuto l’esame; le disposizioni delle lettere b) ec) non vengono modificate.

(5) Un avvocato tirocinante che ha presentato una richiesta scritta alla Camera per la sospensione dell’avvocato tirocinante provvista di una firma ufficialmente verificata sarà sospeso come avvocato tirocinante dopo il mese solare in cui la richiesta è stata consegnata alla Camera; la verifica ufficiale della firma non è richiesta se l’avvocato tirocinante consegna personalmente la domanda al Presidente della Camera o ad un dipendente della Camera da lui autorizzato e firma la domanda dinanzi a lui. La Camera può sospendere l’avvocato tirocinante per i motivi indicati al § 9 paragrafi 2 e 3. Un avvocato tirocinante è sospeso se è stato arrestato, se ha scontato una pena detentiva o se è stato condannato a attività di reclusione consistente nel divieto di esercitare la professione legale di un avvocato praticante.

(6) In caso di rimozione dall’elenco degli avvocati tirocinanti o di sospensione della pratica legale di un avvocato tirocinante, le disposizioni del § 7b paragrafo 2, § 8 paragrafo 3, § 8b par. d) ad e) e § 8b paragrafo 2, § 9 paragrafo 4, § 9a paragrafo 1 lett. a) eb) e § 9a par.2 lett. d) e § 9b si applicano mutatis mutandis.

§ 38

(1) Un avvocato tirocinante svolge la pratica legale con un avvocato, un avvocato europeo affermato, una società o una società straniera, il cui scopo è acquisire le conoscenze e acquisire l’esperienza necessaria per la pratica dell’advocacy sotto la guida e la supervisione di un supervisore.

(2) Un avvocato può essere solo un avvocato che esercita la professione legale per almeno un anno; in casi giustificati, il Consiglio di Amministrazione può rinunciare a tale condizione. Un avvocato può essere formatore di un massimo di cinque avvocati praticanti alla volta; l’avvocato riferisce alla Camera, nei confronti della quale i tirocinanti svolge la funzione di supervisore. Nel caso di un avvocato che esercita la legge in modo indipendente, il formatore è quell’avvocato; in un’associazione, società e società estera, un avvocato abilitato svolge il ruolo di formatore; l’associazione, la società o la società estera è tenuta a informarne la Camera. Un avvocato può anche essere un avvocato collaboratore. I diritti e gli obblighi di un formatore e di un avvocato tirocinante nell’esercizio della pratica legale sono stabiliti nello statuto.

(3) Nello svolgimento della pratica legale, il tirocinante è obbligato a procedere in conformità con la presente legge e lo statuto. L’avvocato tirocinante è obbligato a completare gli eventi formativi, che sono previsti dalla Camera dallo statuto come parte della pratica legale; la partecipazione a questi eventi di formazione è considerata prestazione lavorativa.

§ 39

Le disposizioni delle sezioni 16, 17, 17a, 21 e 29 si applicano mutatis mutandis a un avvocato tirocinante.

PARTE SESTA

CAMERA
§ 40

(1) Viene istituita una Camera con sede legale a Praga e una succursale a Brno. In particolare, la succursale garantisce la competenza della Camera degli avvocati e degli avvocati europei con sede nel distretto dei tribunali regionali a Brno e Ostrava e per i loro cancellieri.

(2) La Camera è un’organizzazione professionale autonoma di tutti gli avvocati.

(3) La Camera esercita la pubblica amministrazione nel campo del patrocinio 15 ) .

(4) La Camera è un’entità giuridica. La Camera può costituire un’entità giuridica di pubblica utilità.

§ 41

(1) La Camera ha i seguenti organi:

a) l’ Assemblea,

b) il Consiglio di Amministrazione,

c) il Presidente di Camera,

d) la scheda di controllo,

e) commissione disciplinare,

f) la Commissione dei ricorsi disciplinari,

g) una commissione d’esame per gli esami di abilitazione, le prove attitudinali e gli esami di riconoscimento (di seguito denominata “Commissione d’esame camerale”).

(2) La Camera può istituire organi consultivi.

§ 42

Assemblaggio
(1) L’organo supremo della Camera è l’Assemblea.

(2) Tutti gli avvocati hanno il diritto di partecipare all’Assemblea. Non è consentita la rappresentanza di un avvocato alla Camera da parte di un altro avvocato.

(3) Il Consiglio Direttivo convoca l’Assemblea affinché si riunisca entro e non oltre la fine del quarto anno solare dalla precedente Assemblea.

(4) Il Consiglio di amministrazione convoca anche l’Assemblea se almeno un terzo di tutti gli avvocati lo richiede per iscritto entro due mesi di calendario o se il Consiglio di vigilanza lo richiede. In questi casi il Consiglio Direttivo è tenuto a convocare l’Assemblea entro e non oltre due mesi; in caso contrario, è facoltà del Consiglio di Sorveglianza convocare l’Assemblea. In questi casi l’Assemblea deve essere convocata in modo che si riunisca non prima dell’una e comunque entro tre mesi dalla data di convocazione.

(5) L’Assemblea può deviare indipendentemente dal numero di avvocati presenti. La delibera dell’Assemblea è adottata se ha votato a favore la maggioranza assoluta dei legali presenti. Nell’elezione dei membri e dei supplenti degli organi della Camera decide il numero dei voti espressi per i singoli candidati dagli avvocati che hanno partecipato all’elezione; se è presente un solo candidato, l’elezione richiede che il candidato ottenga la maggioranza assoluta dei voti degli avvocati che hanno preso parte all’elezione. Per la revoca del membro o supplente degli organi della Camera sono sufficienti almeno i tre quinti dei voti degli avvocati che hanno partecipato alla votazione sul ricorso.

(6) L’Assemblea è convocata su invito pubblicato nel Bollettino; l’Assemblea è convocata nel giorno indicato nell’intestazione del relativo importo della Gazzetta come giorno della sua apertura.

§ 43

Appartiene all’Assemblea

a) eleggere tra gli avvocati a scrutinio diretto e segreto per un periodo di quattro anni i membri e supplenti del Consiglio di Amministrazione, del Consiglio di Sorveglianza, della Commissione di Disciplina e della Commissione dei Ricorsi di Disciplina. L’Assemblea rimuove anche i membri di questi organi della Camera a scrutinio segreto,

b) approvare lo statuto della Camera da parte degli statuti,

c) istituire il fondo sociale della Camera, o altri fondi, nonché stabilire le regole della loro creazione e estrazione,

d) approvare lo statuto dei compensi degli avvocati ai sensi dell’articolo 30, comma 1, o stabilire i principi per la determinazione del loro importo da parte del Consiglio di Amministrazione,

e) approvare con statuto l’ammontare del compenso per la perdita di tempo impiegato nello svolgimento di funzioni negli organi della Camera, ovvero stabilire i principi per la determinazione del loro importo da parte del Consiglio Direttivo,

f) discute e approva la relazione sull’attività degli altri organi della Camera,

g) annullare o modificare la decisione del Consiglio di amministrazione, ad eccezione della decisione ai sensi dell’articolo 44, paragrafo 3. Tuttavia, i diritti che derivano dalla decisione revocata del Consiglio di amministrazione ad avvocati o altre persone non possono essere colpito,

h) per approvare le regole elettorali (§ 49 par.2) e il suo regolamento interno,

(i) approva lo statuto adottato dal Consiglio di Amministrazione nei casi che può riservarsi; e

j) risolvere tutte le altre questioni che si riserva, ad eccezione delle decisioni nei procedimenti disciplinari.

§ 44

Consiglio di Amministrazione
(1) Il Consiglio di amministrazione è l’organo esecutivo della Camera.

(2) Il Consiglio di Amministrazione è composto da undici membri e cinque supplenti; qualora il numero dei membri del Consiglio di Amministrazione scenda al di sotto del numero previsto dalla presente Legge, il Consiglio di Amministrazione ha facoltà di aggiungere nuovi membri tra i supplenti.

(3) Il Consiglio di amministrazione ha facoltà di deliberare

a) cancellazione dall’elenco degli avvocati ai sensi del § 8 comma 1 lett. a) ec),

b) rimozione dall’elenco degli avvocati praticanti ai sensi del § 37 paragrafo 3 a causa del mancato rispetto della condizione specificata nel § 37 paragrafo. C),

c) sospensione della pratica dell’avvocatura ai sensi del § 9 paragrafo 2 lett. a) ec) o § 9 par.3,

d) sospensione del tirocinio legale di un avvocato praticante ai sensi del § 37 paragrafo 5 per i motivi di cui al § 9 par. a) ec) o § 9 par.3,

e) annullamento della decisione di sospendere la pratica di patrocinio ai sensi della Sezione 55, Paragrafo 7,

f) annullamento di una decisione con la quale la pratica dell’avvocatura non è stata sospesa ai sensi della Sezione 55, Paragrafo 8,

g) ritiro preliminare del libro sulle dichiarazioni di autenticità della firma ai sensi dell’articolo 25b (1) e (2),

h) sospensione preliminare dello svolgimento delle attività ai sensi dell’articolo 56a, su proposta del Consiglio di Sorveglianza.

(4) Appartiene altresì al Consiglio di Amministrazione

a) eleggere tra i suoi membri e revocare il Presidente ed i Vicepresidenti della Camera. Un vicepresidente eletto tra gli avvocati con sede nella giurisdizione territoriale di una sezione della Camera sovrintende alle attività della sezione. Il numero dei vicepresidenti della Camera è determinato dalle regole organizzative,

b) adottare statuti, ad eccezione degli statuti, la cui approvazione ai sensi della presente legge o deliberazione dell’Assemblea spetta all’Assemblea. Tuttavia, se l’Assemblea si è riservata l’approvazione degli statuti adottati dal Consiglio Direttivo [§ 43 lett i)], il presente statuto cesserà di essere valido se non sarà approvato dalla più vicina assemblea; tuttavia, i diritti derivanti dal presente Statuto non possono essere pregiudicati,

c) pubblicare il Bollettino,

d) gestire le risorse del fondo sociale della Camera, o altri fondi della Camera,

e) convoca l’Assemblea,

f) per commentare il regolamento degli esami per gli esami di abilitazione, le prove attitudinali e gli esami di riconoscimento (di seguito gli “esami di abilitazione”),

g) commento al codice disciplinare,

h) gestire i beni della Camera,

i) assicurare le attività editoriali, documentali, didattiche e di studio della Camera,

k) adottare tutte le misure necessarie per garantire il buon funzionamento della Camera, nonché per svolgere le altre attività ai sensi della presente legge, se non appartiene ad altri organi della Camera.

(5) Il Consiglio di amministrazione è tenuto a informare regolarmente gli avvocati sulle attività degli organi della Camera.

(6) Il Consiglio di Amministrazione si riunisce normalmente una volta al mese; Le riunioni del Consiglio Direttivo sono convocate dal Presidente della Camera.

§ 45

Presidente di Camera
(1) Il Presidente della Camera agisce a nome della Camera in tutte le questioni.

(2) Il presidente della Camera ha il diritto di decidere

a) sulla nomina di un avvocato ai sensi delle Sezioni da 18a a 18c e sulla revoca della nomina di un avvocato ai sensi della Sezione 18c par.7,

b) sulla nomina di un rappresentante legale ai sensi dell’articolo 27 (1),

c) sulla determinazione del successore dell’avvocato § 27 paragrafo 4,

d) in caso di cancellazione dall’elenco degli avvocati ai sensi del § 8 comma 1 lett. b), d) e § 10 par.1,

e) sulla rimozione dall’elenco degli avvocati praticanti ai sensi del § 37 paragrafo 3 a causa del mancato rispetto delle condizioni specificate nel § 37 par. a), b), d) ed e),

f) sulla sospensione dell’esercizio dell’avvocatura ai sensi del § 9 par.1 e par.2 lett. b) e § 10 par.1,

g) sulla sospensione della pratica legale di un avvocato tirocinante ai sensi del § 37 paragrafo 5 per il motivo di cui al § 9 par. b),

h) sulla sospensione dell’autorizzazione di un avvocato europeo affermato a fornire servizi legali ai sensi della presente legge ai sensi della sezione 35m (6),

i) sulla cancellazione di un avvocato europeo affermato dall’elenco degli avvocati europei ai sensi dell’articolo 35m (8),

j) in altre materie previste dalla presente legge.

(3) Il Presidente della Camera inserisce nell’elenco degli avvocati, nell’elenco degli avvocati praticanti, nell’elenco delle associazioni, società e società estere e nell’elenco degli avvocati europei.

(4) Il presidente della camera ha il diritto di prendere ulteriori misure o decisioni che sono affidate alla sua competenza dalla presente legge o dallo statuto. Nel periodo intercorrente tra le riunioni del Consiglio Direttivo, il Presidente della Camera ha altresì facoltà di prendere altre misure o decisioni necessarie per assicurare il buon funzionamento degli organi della Camera, salvo che non siano riservate dalla presente Legge o dallo Statuto. ad un altro organo della Camera.

§ 46

Pannello di controllo
(1) Il Consiglio di Sorveglianza è l’organo di controllo della Camera.

(2) Il Consiglio di Sorveglianza è composto da 70 membri.

(3) Il Consiglio di Sorveglianza elegge tra i suoi membri e revoca il Presidente del Consiglio di Sorveglianza e, ove previsto dalle regole organizzative, anche il Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza. Il Presidente del Consiglio di Sorveglianza ha facoltà di comparire nei procedimenti disciplinari ai sensi della presente legge quale attore disciplinare.

(4) L’Organismo di Vigilanza è responsabile della supervisione del rispetto della presente Legge, delle norme legali speciali, inclusa la Legge su determinate misure contro la legalizzazione dei proventi di crimini e finanziamenti del terrorismo, se relativi alla pratica del patrocinio o alle attività della Camera, nonché come statuti;, avvocati, avvocati europei e impiegati legali. Gli avvocati, gli avvocati europei e gli avvocati tirocinanti sono tenuti a presentare ai membri del consiglio delle autorità di vigilanza tutti i documenti o altri documenti che possono richiedere in relazione alla prestazione di servizi legali o, se ciò non è ben possibile, a fornire ai membri del consiglio di amministrazione dei supervisori l’accesso ad essi; gli altri organi della Camera e i dipendenti della Camera hanno lo stesso obbligo per quanto riguarda i documenti o altri documenti creati in relazione alle loro attività.

(5) Il Consiglio di Sorveglianza svolge i compiti della Camera previsti dalla Legge su alcune misure contro la legalizzazione dei proventi di reato e il finanziamento del terrorismo e dal Codice tributario; Nello Statuto sono contenuti i dettagli della procedura dell’Organismo di Vigilanza e degli obblighi degli avvocati derivanti da tali norme di legge speciali.

(6) Il Consiglio di Sorveglianza decide in sostituzione del consenso del rappresentante della Camera a prendere conoscenza del contenuto dei documenti ai sensi della legge sul trattamento dei dati personali.

(7) Se il Consiglio di vigilanza ritiene che una decisione, ad eccezione di una decisione ai sensi del § 44 par. tuttavia, la sospensione cesserà di avere effetto se il Consiglio di Amministrazione confermerà la decisione sospesa a maggioranza dei due terzi di tutti i suoi membri. L’Organismo di Vigilanza ha altresì facoltà di sospendere l’esecuzione della decisione confermata; se sospende la decisione così confermata, è tenuto a richiedere contestualmente al Consiglio di Amministrazione di convocare l’Assemblea per una decisione ai sensi del § 43 lettera G).

§ 47

Commissione disciplinare
(1) La commissione disciplinare esercita i poteri previsti dalla presente legge e dalle norme disciplinari nei procedimenti disciplinari.

(2) La commissione disciplinare ha 83 membri.

(3) La commissione disciplinare elegge tra i suoi membri e revoca il presidente della commissione disciplinare e, se così previsto dalle norme organizzative, anche i vicepresidenti della commissione disciplinare. Il presidente della commissione disciplinare nomina i membri dei senati disciplinari tra i membri della commissione disciplinare (§ 33 comma 1).

§ 47a

Commissione dei ricorsi disciplinari
(1) La Commissione d’appello disciplinare eserciterà i poteri previsti dalla presente legge e dal codice disciplinare nei procedimenti disciplinari.

(2) La Commissione Disciplinare di Appello è composta da 11 membri.

(3) Può essere eletto membro della Commissione dei ricorsi disciplinari un avvocato che abbia compiuto i 40 anni e sia stato membro del Consiglio di Amministrazione, del Consiglio di Sorveglianza o della Commissione disciplinare da almeno 3 anni.

(4) La Commissione d’Appello Disciplinare elegge tra i suoi membri e revoca il presidente della Commissione d’Appello Disciplinare e, se le regole organizzative lo prevedono, anche i vicepresidenti della Commissione d’Appello Disciplinare. Il presidente della commissione di ricorso di disciplina nomina i membri delle commissioni di ricorso tra i membri della commissione di ricorso di disciplina (sezione 35, paragrafo 2).

Disposizioni comuni sugli organi della Camera
§ 48

Le cariche negli organi della Camera sono onorarie; per la loro prestazione è dovuto solo il rimborso delle spese in denaro e il risarcimento per la perdita di tempo.

§ 49

(1) I dettagli sull’organizzazione della Camera e dei suoi organi saranno determinati dalle regole organizzative e da altri statuti.

(2) I dettagli delle elezioni agli organi della Camera, così come il licenziamento dei loro membri, saranno determinati dal Regolamento elettorale.

PARTE SETTIMA

ATTIVITÀ DELLA CAMERA NEL CAMPO DELLA MEDIAZIONE
§ 49a

(1) La Camera fornisce formazione per avvocati nel campo della mediazione e prevede loro esami di mediatori in conformità con la legge sulla mediazione.

(2) Salvo diversa indicazione di seguito, le disposizioni della legge sulla mediazione si applicano mutatis mutandis al contenuto dell’esame e ai suoi requisiti.

(3) La Camera consentirà a ciascun avvocato di sostenere l’esame del mediatore entro 6 mesi dalla consegna della domanda dopo il pagamento di una tassa di 5.000 CZK; se l’avvocato richiede anche di sostenere un esame in mediazione familiare, la tariffa è di 10.000 CZK. La quota è il reddito della Camera.

(4) Un avvocato che è stato iscritto nell’elenco dei mediatori è tenuto a notificare alla Camera questo fatto entro 1 settimana; La Camera annota questo fatto senza indebito ritardo nell’elenco degli avvocati o nell’elenco degli avvocati europei. Su richiesta di un avvocato iscritto nell’elenco dei mediatori, la Camera registra il suo focus di mediazione nell’elenco degli avvocati o nell’elenco degli avvocati europei.

§ 49b

(1) Un mediatore registrato che è un avvocato e un mediatore in visita che è un avvocato europeo sono responsabili disciplinare dell’illecito disciplinare.

(2) Un reato disciplinare ai sensi del paragrafo 1 è una violazione colposa grave o ripetuta degli obblighi stabiliti per il mediatore dalla legge sulla mediazione.

(3) Un mediatore registrato che è un avvocato può essere accusato di un illecito disciplinare

a) un rimprovero,

b) rimprovero pubblico,

(c) una multa fino a cento volte il salario mensile minimo stabilito da un’altra legislazione; o

d) un divieto temporaneo di prestazione di servizi di mediatore imposto per un periodo compreso tra 6 mesi e 5 anni.

(4) Un mediatore in visita che è un avvocato europeo ai sensi di un altro regolamento legale può essere accusato di un illecito disciplinare

a) un rimprovero,

(b) un avviso pubblico, o

c) una multa fino all’importo di cento volte il salario minimo mensile stabilito da un’altra norma di legge.

(5) L’imposizione di una sanzione disciplinare ai sensi del comma 3 lett d) la Camera ha l’obbligo di informare immediatamente il Ministero della Giustizia.

(6) Le disposizioni della presente legge che disciplinano la responsabilità disciplinare di un avvocato si applicano mutatis mutandis ai procedimenti disciplinari.

PARTE OTTAVA

COMPETENZA DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
§ 50

(1) La Camera è tenuta a presentare al Ministero della Giustizia entro 30 giorni tutti gli statuti adottati dai suoi organi.

(2) Se il ministro della Giustizia ritiene che lo statuto della Camera sia in conflitto con la legge, ha il diritto di presentare una mozione per la sua revisione da parte di un tribunale.

§ 51

(1) Il Ministero della Giustizia emana regolamenti disciplinari dopo una precedente dichiarazione della Camera.

(2) Il ministro della Giustizia ha il diritto di comparire nei procedimenti disciplinari ai sensi della presente legge come procuratore disciplinare.

(3) Il ministro della Giustizia ha il diritto di presentare una mozione per avviare un procedimento per la cancellazione dall’elenco degli avvocati o dall’elenco degli avvocati europei o per sospendere la pratica di patrocinio da parte di avvocati o avvocati europei.

§ 52

(1) Il Ministero della Giustizia emetterà un regolamento legale dopo una precedente dichiarazione della Camera mediante un esame di legge.

(2) Il ministro della Giustizia nomina i membri della commissione d’esame della Camera, almeno un terzo dei suoi membri su proposta della Camera e un terzo dei suoi membri su proposta della Corte suprema.

§ 52a

Il Ministero della Giustizia annuncia con avviso pubblicato nella Raccolta delle leggi la designazione professionale ai sensi del § 2 par. b).

§ 52b

(1) Il Ministero della giustizia esercita la supervisione statale sulle attività degli avvocati, degli avvocati europei e degli avvocati tirocinanti ai sensi della sezione 25a e sulle attività degli avvocati ai sensi della sezione 25c.

(2) Il Ministero della Giustizia esercita la supervisione statale sulle attività decisionali della Camera ai sensi delle Sezioni 18a e 18b e sulle attività decisionali della Camera ai sensi della Sezione 18c, se l’avvocato è stato nominato per fornire servizi legali consistenti di rappresentanza nei procedimenti dinanzi agli organi della pubblica amministrazione e dinanzi alla Corte costituzionale.

(3) Ai fini dell’esercizio della supervisione statale ai sensi del paragrafo 2, la Camera è obbligata a consentire al Ministero della giustizia l’accesso all’elenco dei richiedenti.

(4) Se la Camera designa un avvocato in violazione delle condizioni ai sensi delle sezioni da 18a a 18c, è obbligata a rimborsare allo Stato le spese di assistenza legale indebitamente pagate.

§ 52c

Il Ministero della Giustizia, previa dichiarazione della Camera, emetterà un decreto per l’attuazione del § 5d par.

PARTE NONA

REATI
§ 52d

(1) Una persona fisica, giuridica o imprenditoriale commette un reato:

a) fornisce ripetutamente servizi legali ea pagamento, anche se non è una persona autorizzata a fornirli ai sensi della sezione 2 (1), o

(b) utilizza il termine “avvocato” anche se non soddisfa le condizioni legali per l’uso di tale termine.

(2) Per un reato di cui al comma 1 lett a) può essere inflitta una multa fino a 3.000.000 CZK e per un reato di cui al comma 1 lettera b) una multa fino a 200.000 CZK.

(3) Per un reato di cui al comma 1 lett a) insieme alla sanzione può essere imposto un divieto di attività entro 1 anno.

(4) I reati ai sensi della presente legge saranno discussi dal Ministero della giustizia.

PARTE DECIMA

DISPOSIZIONI COMUNI, TRANSITORIE E FINALI
Disposizioni comuni
§ 53

(1) Gli statuti regolano le questioni loro affidate dalla presente legge; vengono ulteriormente modificati da loro

a) la tassa per l’esame e i dettagli del suo pagamento,

b) la tassa per l’iscrizione nell’elenco degli avvocati e la tassa per l’iscrizione nell’elenco degli avvocati europei e gli estremi del loro pagamento,

c) dettagli sul pagamento di avvocati e avvocati europei affermati ai sensi della sezione 30 (1),

d) le regole per la pubblicazione del Bollettino,

e) dettagli sui metodi individuali di patrocinio,

f) dettagli sulla prestazione di servizi legali da parte di avvocati o tirocinanti legali,

g) dettagli sulla prestazione di servizi legali da parte di avvocati europei,

h) dettagli sui diritti e gli obblighi degli avvocati, degli avvocati in tirocinio e degli avvocati europei, che sono previsti dalla presente legge, ad eccezione dei diritti e degli obblighi nei procedimenti disciplinari e nei procedimenti ai sensi della sezione 55,

i) dettagli sui diritti e gli obblighi degli avvocati, degli avvocati in tirocinio e degli avvocati europei stabiliti da una legislazione speciale nella misura in cui si riferiscono alla pratica del patrocinio,

j) gli obblighi di un avvocato nella prestazione di servizi legali ai sensi degli articoli da 18 a 18c.

(2) La Camera annuncia lo statuto in Gazzetta; si considera giorno di pubblicazione il giorno specificato nell’intestazione dell’importo rilevante del Bollettino come giorno della sua disponibilità.

(3) Uno statuto adottato in conformità con la presente legge, che è stato promulgato secondo le modalità di cui al paragrafo 2, diventa vincolante per gli avvocati, gli avvocati tirocinanti e gli avvocati europei il trentesimo giorno dopo la promulgazione, a meno che lo statuto non preveda una successiva Data.

(4) Lo statuto di cui al comma 1 lett (a) sono anche vincolanti per i richiedenti l’opportunità di sostenere un test di abilitazione, un test attitudinale o un test di riconoscimento.

(5) Le disposizioni della Sezione 50, Paragrafo 2 non saranno modificate dai Paragrafi 3 e 4.

§ 54

(1) L’avvocato esamina la conoscenza dell’ordinamento giuridico della Repubblica Ceca, inclusa la capacità di interpretare e applicare le normative legali a un caso specifico, nonché la conoscenza delle normative professionali. L’esame di avvocato può essere sostenuto solo in ceco o slovacco.

(2) La prova attitudinale verifica le conoscenze di cui al paragrafo 1, ma tenendo conto del fatto che il richiedente per il suo svolgimento in uno degli Stati di origine ha soddisfatto le condizioni per ottenere l’autorizzazione in tale Stato a fornire servizi legali sotto un professionista titolo ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 1, lettera a) b). Il test attitudinale può essere sostenuto solo in ceco o slovacco.

(3) L’ esame di riconoscimento verifica la conoscenza delle norme legali sulla fornitura di servizi legali e la conoscenza di base dell’ordinamento giuridico della Repubblica ceca; scopo del test di riconoscimento è anche quello di verificare la conoscenza della normativa. Il test di riconoscimento può essere sostenuto anche in una delle lingue straniere comunemente utilizzate nella comunicazione internazionale.

(4) Gli esami di avvocato, le prove attitudinali e gli esami di riconoscimento possono essere svolti a Praga e Brno, o in un altro luogo designato dalla Camera.

(5) I dettagli sull’esame di avvocato, sulla prova attitudinale e sull’esame di riconoscimento devono essere stabiliti nel regolamento dell’esame di avvocato (Sezione 52, Paragrafo 1).

Gestione
§ 55

(1) Nelle questioni di cui alla Sezione 44, Paragrafo 3, Sezione 45, Paragrafo 2 e Sezione 46, Paragrafo 6, gli organi della Camera procedono in conformità con il Codice di procedura amministrativa 15a ) , salvo diversa disposizione della presente Legge. Le disposizioni delle sezioni 10 e 11, 13, da 58 a 63, sezione 71, paragrafi da 3 a 5, sezione 73, paragrafo 1, sezioni da 80 a 100, da 103 a 129, da 134 a 139, da 141 a 152 e 178 della procedura amministrativa Il codice non si applica.

(2) Un partecipante può essere rappresentato nel procedimento ai sensi del paragrafo 1 sulla base di una procura solo da un avvocato; solo un avvocato può essere nominato tutore di una parte del procedimento.

(3) Testimoni, esperti o partecipanti possono essere interrogati nei procedimenti ai sensi del paragrafo 1, così come possono essere assunte altre prove alle condizioni specificate nel § 33 paragrafo 6.

(4) Nei procedimenti in materie per le quali il Consiglio di amministrazione è competente a decidere (Sezione 44, Paragrafo 3), deve essere sempre ordinata un’udienza orale.

(5) Una copia scritta della decisione della Camera che chiude il procedimento ai sensi del paragrafo 1 deve contenere una dichiarazione, giustificazione e istruzioni sulla possibilità di intentare un’azione contro la decisione ai sensi di un regolamento legale speciale 8a ) ; la giustificazione e le istruzioni non sono necessarie se la decisione è stata pienamente rispettata da tutti i partecipanti.

(6) La decisione emessa dalla Camera ha valore legale.

(7) La Camera può, su proposta di un avvocato, revocare la decisione di sospendere la pratica dell’avvocatura ai sensi del § 9 par. a) se la durata della sospensione della professione di avvocato in considerazione delle circostanze personali dell’avvocato, le circostanze che si sono manifestate dopo l’avvio del procedimento penale o il momento in cui è stato avviato il procedimento penale diventerebbero irrilevanti o sproporzionate severo nei confronti dell’avvocato; tuttavia, un avvocato ha il diritto di presentare una tale mozione al più presto un anno dopo la data di forza giuridica della decisione di sospendere la pratica dell’avvocatura. Le disposizioni del codice di procedura amministrativa sulla soddisfazione del firmatario non sono interessate da questo 15b ) .

(8) La Camera può, su proposta dell’attore disciplinare o d’ufficio, annullare la decisione che non ha eseguito la pratica dell’avvocatura ai sensi del § 9 par. (a) sospendere, e rieseguire il giudizio se, in considerazione delle circostanze che si sono manifestate dopo tale decisione, la fiducia nella continua corretta pratica della legge da parte dell’avvocato contro il quale viene condotta l’azione penale sarebbe messa a repentaglio.

(9) Una decisione esecutiva è la base per l’esecuzione della decisione e un ordine di esecuzione ai sensi di disposizioni legali speciali 14 ) .

§ 55a

(1) Nelle questioni di cui alle sezioni da 18a a 18c, la Camera procederà in conformità con il codice di procedura amministrativa, a meno che la presente legge non disponga diversamente. Disposizioni di § 13, § 15 paragrafo 4, § 18, 35, § 36 paragrafo 3, § 37 paragrafo 3, § 41, § 45 paragrafo 2, § 47, 49, § 51 paragrafo 2, § 80 a 93, § 100 a 129, § 131, 133, § 137 a 139, § 152 e 178 del codice di procedura amministrativa non si applicano.

(2) La decisione sulla non conformità con la domanda deve contenere una dichiarazione, giustificazione e istruzioni sulla possibilità di intentare un’azione contro la decisione in conformità con il codice di procedura amministrativa.

(3) Un ricorso non può essere impugnato contro una decisione della Camera ai sensi delle sezioni da 18a a 18c. La decisione della Camera, annunciata, è in vigore.

(4) Quando si nomina un avvocato ai sensi della sezione 18a o 18b, un avvocato non ha il diritto di essere rappresentato da un avvocato tirocinante.

(5) Nei procedimenti o in altri procedimenti dell’Ambasciata della Repubblica Ceca, § 18 paragrafo 2 e § 18a e 18c non si applicano.

(6) Un richiedente ai sensi della Sezione 18a potrebbe non essere una persona giuridica.

§ 55b

(1) Dieci,

a) che non è stato iscritto nell’elenco degli avvocati, nell’elenco degli avvocati praticanti o nell’elenco degli avvocati europei entro i termini fissati dalla presente legge,

b) a cui nessun certificato di iscrizione di avvocati o certificato di iscrizione nell’elenco di avvocati europei, carta di identità di un avvocato, carta di identità di un avvocato europeo stabilito o carta di identità di un avvocato tirocinante è stata rilasciata entro i termini stabiliti dalla questo atto,

c) chi non è stato autorizzato a sostenere l’esame di abilitazione, la prova attitudinale o l’esame di riconoscimento entro il termine previsto dalla presente legge,

d) chi non è stato autorizzato a prestare giuramento entro il termine specificato nella presente legge,

e) di cui l’iscrizione di cui al § 55c par.1 lett. a) od),

f) di cui l’iscrizione di cui al § 55c paragrafo 1 lett. b) oc),

ha il diritto di andare in tribunale per decidere sul suo diritto.

(2) Le controversie relative all’adempimento di debiti sorti sulla base degli obblighi specificati nella Sezione 30, Paragrafo 1 devono essere ascoltate e decise da un tribunale.

§ 55c

(1) Una voce nell’elenco degli avvocati, nell’elenco degli avvocati praticanti o nell’elenco degli avvocati europei significa la designazione dei seguenti fatti:

a) iscrizione nell’elenco degli avvocati, nell’elenco degli avvocati praticanti o nell’elenco degli avvocati europei,

b) cancellazione dall’elenco degli avvocati, dall’elenco degli avvocati praticanti o dall’elenco degli avvocati europei,

c) sospensione della pratica di patrocinio o sospensione della pratica di tirocinante legale,

d) cessazione della sospensione della pratica di patrocinio o cessazione della sospensione della pratica legale di un avvocato tirocinante,

e) altri fatti previsti dallo statuto.

(2) La Camera pubblica i verbali ai sensi del comma 1 lettera. da a) ad) nel Bollettino.

§ 55d

(1) L’ elenco degli avvocati, l’elenco degli avvocati praticanti e l’elenco degli avvocati europei sono elenchi pubblici; tutti possono visionarli presso la sede della Camera e ottenerne estratti.

(2) L’ elenco degli avvocati, l’elenco degli avvocati tirocinanti e l’elenco degli avvocati europei devono contenere i seguenti dati personali di avvocati, avvocati tirocinanti o avvocati europei:

a) nome e cognome,

b) numero di nascita e, se non assegnato, data di nascita,

(c) indirizzo di residenza e sede legale.

(3) Certificato ai sensi del § 5g e § 27 paragrafo 2, certificato di iscrizione nell’elenco degli avvocati, certificato di iscrizione nell’elenco degli avvocati europei, carta d’identità di un avvocato, carta d’identità di un avvocato europeo stabilito e carta d’identità di un avvocato tirocinante, nonché gli estratti dell’elenco degli avvocati, dell’elenco degli avvocati praticanti e dell’elenco degli avvocati europei emesso dalla Camera sono documenti pubblici.

§ 55e

(1) I documenti indirizzati a un avvocato oa un avvocato europeo affermato sono consegnati dalla Camera alla sua sede legale; le disposizioni del § 14 paragrafo 4 non sono interessate da questo. I documenti destinati a un avvocato europeo in visita devono essere consegnati dalla Camera al luogo specificato al § 35j paragrafo 1. I documenti destinati a un avvocato tirocinante sono consegnati dalla Camera alla sede dell’avvocato presso il quale l’avvocato tirocinante è impiegato; se l’avvocato tirocinante è alle dipendenze dell’azienda (§ 15), la Camera consegna i documenti all’avvocato tirocinante presso la sede legale di questa società o presso la sede legale di qualsiasi avvocato che ne sia il partner.

(2) La richiesta di pagamento ai sensi del § 8 par.1 let. d), un’azione disciplinare, convocazione di una parte del procedimento disciplinare in udienza, un ordine disciplinare e altre decisioni emesse in procedimenti disciplinari, come previsto dalle norme disciplinari, decisioni emesse in procedimenti ai sensi del § 55 che chiudono questi procedimenti, come nonché le decisioni con cui la Camera ha modificato o annullato la sua decisione dopo che è stata promossa un’azione contro di essa ai sensi della legislazione speciale 8a ) sono consegnate all’avvocato, al tirocinante o all’avvocato europeo nel luogo di cui al paragrafo 1 nelle loro mani .

(3) Salvo disposizione contraria della presente legge, le disposizioni del codice di procedura amministrativa sulla notifica di documenti nei procedimenti amministrativi si applicano alla notifica di documenti ai sensi del paragrafo 2, ad eccezione delle disposizioni della sezione 20 paragrafo 6 e della sezione 24 comma 2 del codice di procedura amministrativa 15a ) .

(4) Se un avvocato, un avvocato tirocinante o un avvocato europeo affermato ha un rappresentante o un tutore nei procedimenti disciplinari o nei procedimenti ai sensi della Sezione 55, i documenti di cui al paragrafo 2 devono essere consegnati solo a questo rappresentante o tutore.

(5) I paragrafi precedenti non pregiudicano le disposizioni della Sezione 35j (1), seconda frase.

Gestione di beni di terzi da parte di un avvocato
§ 56

(1) Un avvocato ha il diritto di amministrare proprietà di terzi, inclusa l’accettazione di denaro e documenti in custodia ai fini della loro emissione ad altre persone e lo svolgimento della funzione di curatore fallimentare ai sensi di una normativa legale speciale 17 ) .

(2) Le disposizioni della parte seconda, titoli due e tre della presente legge si applicano alle attività di un avvocato ai sensi del paragrafo 1, nonché alle altre attività di avvocati svolte ai sensi delle disposizioni legali speciali 17a ) in modo appropriato. Tuttavia, l’avvocato non ha alcun obbligo di riservatezza ai sensi della Sezione 21 in merito ai fatti di cui è venuto a conoscenza in relazione all’esercizio della funzione di curatore fallimentare; ciò non pregiudica le disposizioni di una norma giuridica speciale 17b ) sull’obbligo di segretezza del curatore fallimentare.

§ 56a

(1) L’avvocato è obbligato a depositare denaro, titoli o altri beni accettati dall’avvocato su un conto speciale presso una banca o un’altra persona autorizzata ai sensi di disposizioni legali speciali ad accettare depositi o amministrare titoli o altri beni.

(2) Il cliente è tenuto a rimborsare all’avvocato i costi di gestione della proprietà di cui al paragrafo 1.

(3) La legge sulla gestione della proprietà, le copie dei documenti presentati dal cliente, la procura concessagli dal cliente, o altri documenti creati in relazione alla gestione della proprietà ai sensi dei paragrafi precedenti, devono essere conservati dall’avvocato per dieci anni dalla fine dell’amministrazione.

(4) Le disposizioni dei paragrafi da 1 a 3 si applicano mutatis mutandis all’accettazione di denaro e documenti in custodia ai fini della loro emissione ad altre persone.

(5) I dettagli sui doveri di un avvocato ai sensi dei paragrafi precedenti devono essere stabiliti nello statuto.

§ 56b

(1) Se il presidente del consiglio di vigilanza o un membro autorizzato del consiglio di vigilanza ritiene che un avvocato nell’amministrazione dei beni ai sensi della sezione 56a viola gli obblighi stabiliti nella presente legge o nello statuto, il presidente della vigilanza Il Consiglio propone al Consiglio di Amministrazione una sospensione temporanea.

(2) Il Consiglio di Amministrazione deciderà senza indebito ritardo sulla sospensione preliminare dello svolgimento di tale attività, se i fatti indicano che l’avvocato ha violato gli obblighi previsti dalla presente Legge o dallo Statuto nell’amministrazione dei beni ai sensi della Sezione 56a.

(3) La decisione del Consiglio di amministrazione sulla sospensione preliminare dell’esecuzione della gestione della proprietà scadrà

a) se non è stato avviato un procedimento disciplinare in relazione all’amministrazione di beni contro un avvocato la cui gestione patrimoniale è stata temporaneamente sospesa entro tre mesi dalla decisione sulla sospensione provvisoria della gestione patrimoniale ai sensi dell’articolo 56a

b) la data di forza giuridica della decisione emessa nel procedimento disciplinare a carico dell’avvocato in relazione all’amministrazione dei beni.

Disposizioni temporanee
§ 57

(1) Gli avvocati iscritti nell’elenco degli avvocati tenuto in conformità con i regolamenti esistenti diventeranno avvocati in conformità con la presente legge a partire dalla data di entrata in vigore della presente legge; La Camera li iscrive nell’elenco degli avvocati senza richiesta.

(2) Gli avvocati commerciali iscritti nell’elenco degli avvocati commerciali tenuto in conformità con i regolamenti esistenti diventeranno avvocati in conformità con la presente legge a partire dalla data di entrata in vigore della presente legge; La Camera li iscrive nell’elenco degli avvocati senza richiesta.

§ 58

(1) I cancellieri registrati nell’elenco dei cancellieri tenuti in conformità con i regolamenti esistenti diventeranno cancellieri in conformità con la presente legge a partire dalla data di entrata in vigore della presente legge; La Camera li inserirà nell’elenco degli avvocati tirocinanti senza domanda.

(2) I camerieri legali di un avvocato commerciale iscritti nell’elenco dei camerieri legali tenuti in conformità con le normative esistenti devono diventare apprendisti legali in conformità con la presente legge a partire dalla data di entrata in vigore della presente legge; La Camera li inserirà nell’elenco degli avvocati tirocinanti senza domanda.

(3) La pratica esercitata da avvocati tirocinanti e tirocinanti di un avvocato commerciale ai sensi della normativa vigente deve essere considerata la pratica legale di un avvocato tirocinante ai sensi della presente legge.

§ 59

(1) Un esame di avvocato superato prima della data di entrata in vigore della presente legge ai sensi della normativa vigente sarà considerato un esame di avvocato ai sensi della presente legge.

(2) Un esame di un avvocato commerciale superato prima della data di entrata in vigore della presente legge ai sensi della normativa vigente sarà considerato un esame di avvocato ai sensi della presente legge.

(3) L’esame di avvocato superato prima del 31 dicembre 1992 ai sensi della legge del Consiglio nazionale slovacco n. 132/1990 Coll., Sull’avvocatura, sarà considerato un esame di avvocato ai sensi della presente legge.

§ 60
annullato

§ 61

Per l’istruzione superiore ai sensi del § 5 comma 1 lett. b) e § 37 comma 1 lett. b) si considera anche l’istruzione superiore ottenuta presso la Facoltà di Giurisprudenza di un’università con sede legale nel territorio della Repubblica Federale Ceca e Slovacca o dei suoi predecessori legali.

§ 62

(1) Le misure disciplinari di cancellazione dall’elenco degli avvocati e le misure disciplinari di cancellazione dall’elenco degli avvocati commerciali imposte ai sensi della normativa vigente sono considerate misure disciplinari di cancellazione dall’elenco degli avvocati ai sensi del § 5 par. e) e § 8 comma 1 lett. F).

(2) Una mozione per avviare un procedimento disciplinare ai sensi della presente legge, se un atto che potrebbe essere considerato un illecito disciplinare o un illecito disciplinare ai sensi dei regolamenti esistenti, prima della data di entrata in vigore della legge, può essere presentato come attore disciplinare solo dal presidente della l’Organismo di Vigilanza, ed entro i termini previsti per la proposizione di istanza di avvio di procedimento disciplinare o disciplinare dal presente regolamento.

(3) I procedimenti disciplinari o procedimenti disciplinari avviati prima della data di entrata in vigore della legge ai sensi della normativa vigente devono essere completati ai sensi di tali regolamenti; La competenza degli organi disciplinari ai sensi della normativa vigente è esercitata nel presente procedimento dai competenti organi della Camera.

§ 63

Il diritto di un soggetto che non sia stato iscritto nell’elenco degli avvocati o nell’elenco degli avvocati commerciali secondo la normativa vigente, che sia stato cancellato da tali elenchi secondo la normativa vigente o che sia stato sospeso patrocinio o attività di un avvocato commerciale secondo la normativa vigente, interessato.

§ 64

Fino ai periodi o alle scadenze specificate al § 5 par. e), § 7, § 8 para 2 e § 37 para.

§ 65

(1) Fino all’elezione del Consiglio di amministrazione ai sensi della presente legge, i suoi poteri saranno esercitati da un Consiglio di amministrazione composto da membri del Consiglio di amministrazione dell’Ordine degli avvocati ceco e membri del Consiglio di amministrazione della Camera dei Avvocati commerciali della Repubblica Ceca eletti in base alle normative vigenti.

(2) Il Consiglio di amministrazione di cui al paragrafo 1 elegge tra i suoi membri un presidente e, se necessario, un vicepresidente della Camera.

(3) La data del primo Bundestag (§ 68) del Consiglio oltre a quelle previste nella presente Legge, dell’Assemblea ai sensi del § 43 punto. da b) ad f).

§ 66

(1) Fino all’elezione del Consiglio di Sorveglianza ai sensi della presente Legge, i suoi poteri saranno esercitati dal Consiglio di Sorveglianza composto da membri del Comitato di Audit dell’Ordine degli Avvocati ceco e membri del Consiglio di Sorveglianza della Camera degli Avvocati Repubblica Ceca eletta in base alla normativa vigente.

(2) Il consiglio di vigilanza di cui al paragrafo 1 elegge tra i suoi membri un presidente e, se necessario, un vicepresidente del consiglio di vigilanza.

§ 67

(1) Fino all’elezione della commissione disciplinare ai sensi della presente legge, i suoi poteri saranno esercitati da una commissione disciplinare composta da membri della commissione disciplinare dell’Ordine degli avvocati ceco e membri della commissione disciplinare della Camera degli avvocati commerciali del Repubblica Ceca eletta in base alla normativa vigente.

(2) La commissione disciplinare di cui al paragrafo 1 elegge tra i suoi membri un presidente e, se necessario, i vicepresidenti della commissione disciplinare.

§ 68

Il Consiglio di Amministrazione di cui alla Sezione 65 convoca la Prima Assemblea ai sensi della presente Legge entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente Legge.

§ 69

A partire dalla data di entrata in vigore della presente legge, i diritti e gli obblighi dell’Ordine degli avvocati ceco stabiliti dalla legge del Consiglio nazionale ceco n. 128/1990 Coll., On Advocacy, e la Camera degli avvocati commerciali istituiti dalla legge del National Czech Consiglio n. 209/1990 Coll., Sugli avvocati commerciali e l’assistenza legale da loro fornita, alla Camera.

Disposizioni finali
§ 70

(1) Le licenze commerciali per la fornitura di servizi legali creati ai sensi di regolamenti speciali 19 ) scadono il giorno in cui la presente legge entra in vigore.

(2) I partner (membri) o enti di società e cooperative la cui attività (attività) include la fornitura di servizi legali sono obbligati ad adattare il contratto di partnership o lo statuto e le relazioni giuridiche della società (cooperativa) alla presente legge entro sei mesi dalla sua data di entrata in vigore, e presentare entro lo stesso termine una proposta per la relativa iscrizione nel Registro delle Imprese; se non lo fa, le disposizioni della Sezione 764 (2), seconda e terza frase del Codice commerciale si applicano mutatis mutandis.

§ 71

Vengono cancellati i seguenti:

1. Atto del Consiglio nazionale ceco n. 128/1990 Coll., On Advocacy,

2. Atto del Consiglio nazionale ceco n. 209/1990 Coll., Sugli avvocati commerciali e l’assistenza legale da essi fornita.

§ 72

La presente legge entrerà in vigore il 1 ° luglio 1996.

La disposizione transitoria è stata introdotta dalla legge n. 210/1999 Coll. Arte. III
1. Le domande di iscrizione nell’elenco degli avvocati o nell’elenco degli avvocati praticanti e le domande per lo svolgimento di un esame di avvocato o di riconoscimento presentate prima della data di entrata in vigore della presente legge sono esaminate in conformità con la normativa vigente.

2. I procedimenti disciplinari avviati prima dell’entrata in vigore della presente legge devono essere conclusi in conformità con le normative vigenti; misure disciplinari ai sensi della presente legge possono essere imposte se è più favorevole per il convenuto disciplinare.

3. Gli altri procedimenti avviati prima dell’entrata in vigore della presente legge devono essere conclusi in conformità con i regolamenti esistenti.

4. Una persona a cui è stata irrogata una misura disciplinare rimossa dall’elenco degli avvocati in un procedimento disciplinare avviato prima della data di entrata in vigore della presente legge sarà trattata come se non avesse commesso un illecito disciplinare o come se la misura disciplinare non gli era stato inflitto, nel giorno in cui è scaduto il termine di cancellazione previsto dal presente provvedimento disciplinare.

5. Un avvocato o un avvocato tirocinante che è stato coinvolto in un procedimento disciplinare avviato prima della data di entrata in vigore della presente legge, un richiamo scritto o un rimprovero scritto notificato ad altri avvocati sarà trattato come se non avesse commesso un illecito disciplinare o imposto il giorno in cui è stata eseguita la decisione che irroga tale provvedimento disciplinare.

6. L’ esecuzione di una decisione con la quale è stata inflitta una misura disciplinare sotto forma di ammenda in un procedimento disciplinare avviato prima della data di entrata in vigore della presente legge deve essere eseguita in conformità con la presente legge; analogamente, deve essere eseguita l’esecuzione di una decisione con la quale è stato imposto l’obbligo di rimborsare le spese di un procedimento disciplinare in un procedimento disciplinare avviato prima della data di entrata in vigore della presente legge. Si considera che un avvocato o un avvocato tirocinante che sia stato sottoposto a una misura disciplinare sotto forma di un’ammenda in un procedimento disciplinare avviato prima della data di entrata in vigore della presente legge non abbia commesso un illecito disciplinare o abbia questa disciplina disciplinare misura a lui inflitta se, al momento dell’esecuzione della decisione di irrogare una misura disciplinare, il periodo di un anno.

7. Il periodo durante il quale un avvocato è in arretrato con il pagamento di un contributo alle attività della Camera sarà calcolato dall’efficacia della presente legge ai fini della decisione sulla cancellazione dall’elenco degli avvocati.

8. Il periodo durante il quale l’avvocato è impedito da un altro ostacolo alla pratica dell’avvocatura sarà calcolato dall’efficacia della presente legge ai fini della decisione sulla sospensione dell’esercizio dell’avvocatura.

9. Il periodo di sospensione dell’avvocatura perché l’avvocato ha un rapporto di lavoro o altro rapporto simile o ha iniziato a svolgere altre attività incompatibili con l’esercizio dell’advocacy, che durano alla data di entrata in vigore della presente legge, ai fini dell’allontanamento dall’elenco degli avvocati è calcolato dalla data di entrata in vigore della presente legge.

10. Una persona la cui difesa è stata sospesa ai sensi della normativa vigente su sua richiesta sarà rimossa dall’elenco degli avvocati il ​​giorno in cui sono trascorsi quattro anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, se la sospensione dell’avvocatura per questo la ragione persiste.

11. Il trasferimento dei diritti e degli obblighi relativi alla prestazione di servizi legali al rappresentante di un avvocato nominato prima della data di entrata in vigore della presente legge è disciplinato dalla normativa vigente.

12. Gli statuti adottati dalla Camera prima della data di entrata in vigore della presente legge sono considerati statuti ai sensi della presente legge se regolano le materie che la presente legge affida allo statuto; non sono pregiudicati l’obbligo della Camera di sottoporre uno statuto al Ministero della giustizia e l’autorità del Ministro della giustizia di sottoporre una proposta per il suo riesame da parte di un tribunale.

13. Ai fini dell’iscrizione all’albo degli avvocati o dell’iscrizione all’albo degli avvocati tirocinanti, è considerata anche formazione universitaria conseguita nell’ambito del corso di laurea magistrale l’istruzione superiore ottenuta prima del 1 gennaio 1999 presso la Facoltà di Giurisprudenza di un’università in giurisprudenza scuole con sede nella Repubblica Ceca.

Disposizioni transitorie introdotte dalla legge n. 228/2002 Coll. Arte. II
1. L’avvocato iscritto nell’elenco degli avvocati dopo aver superato l’esame di riconoscimento secondo la normativa vigente può anche richiedere un nuovo iscritto nell’elenco degli avvocati ai sensi dell’articolo 5f.

2. Per essere cancellato dall’elenco degli avvocati ai sensi del § 7b paragrafo 1 let. g) sulla base di una domanda ricevuta dall’Ordine degli avvocati ceco prima della data di entrata in vigore della presente legge, avrà luogo dopo la scadenza del periodo stabilito dalla normativa vigente.

3. Da rimuovere dall’elenco degli avvocati praticanti ai sensi del § 37 paragrafo 4 lett. b) sulla base di una domanda ricevuta dall’Ordine degli avvocati ceco prima della data di entrata in vigore della presente legge, avrà luogo dopo la scadenza del periodo stabilito dalla normativa vigente.

4. I procedimenti nelle questioni di cui alla sezione 55 (1), prima frase, che sono stati avviati prima della data di entrata in vigore della presente legge, devono essere completati dall’organo dell’Ordine degli avvocati ceco competente in conformità con i regolamenti esistenti.

5. La commissione d’esame per gli esami di avvocato e di riconoscimento nominata in conformità con le normative vigenti è considerata una commissione d’esame dell’Ordine degli avvocati ceco ai sensi della legge n. 85/1996 Coll., On Advocacy, come modificata dalla presente legge.

Disposizioni transitorie alla parte due sono state introdotte dalla legge n. 205/2005 Coll. Arte. III
1. La durata del periodo di elezione degli attuali membri e supplenti del Consiglio di amministrazione, del Consiglio di sorveglianza e della commissione disciplinare dell’Ordine degli avvocati ceco è regolata dalle disposizioni legali esistenti.

2. La convocazione dell’Assemblea da parte dell’attuale Consiglio di amministrazione dell’Ordine degli avvocati ceco è disciplinata dalle disposizioni legali vigenti.

Disposizioni transitorie introdotte dalla legge n. 79/2006 Coll. Arte. II
1. Nel valutare il periodo di pratica legale di un avvocato tirocinante, che è stato svolto prima della data di entrata in vigore della presente legge, l’Ordine degli avvocati ceco procederà in conformità con i regolamenti esistenti.

2. Un provvedimento disciplinare può essere emesso anche in un procedimento disciplinare avviato prima della data di entrata in vigore della presente legge, se non si è svolta alcuna udienza dinanzi al senato disciplinare e se le condizioni per l’emissione di un provvedimento disciplinare previsto dalla legge n. 85 / 1996 Coll., On advocacy sono soddisfatte, come modificato con effetto dalla data di entrata in vigore della presente legge.

3. Il periodo di un anno specificato nella Sezione 55, Paragrafo 7 della Legge n. 85/1996 Coll., Sull’avvocatura, come modificato dalla data di entrata in vigore della presente Legge, includerà anche il periodo che ha avuto inizio prima della data di entrata in vigore della presente legge.

4. Ai sensi della sezione 55, paragrafo 8 della legge n. 85/1996 Coll., Sull’avvocatura, come modificata con effetto dalla data di entrata in vigore della presente legge, l’Ordine degli avvocati ceco può annullare una decisione di non sospendere la pratica di patrocinio solo se tale decisione è stata presa dopo la data di entrata in vigore della presente legge.

Disposizioni transitorie introdotte dalla legge n. 219/2009 Coll. Arte. II
1. Un avvocato tirocinante che ha superato l’esame di avvocato prima della data di entrata in vigore della presente legge e non è stato iscritto nell’elenco degli avvocati entro tale data è cancellato dall’elenco degli avvocati praticanti il ​​terzo mese di calendario successivo alla mese in cui questa legge è entrata in vigore, periodo in cui continua la sua iscrizione nell’elenco degli avvocati praticanti.

2. L’ Ordine degli avvocati ceco rilascia agli avvocati, agli avvocati europei affermati e agli avvocati praticanti iscritti nell’elenco degli avvocati o nell’elenco degli avvocati europei o nell’elenco degli avvocati praticanti, un documento d’identità di un avvocato, un documento d’identità di un avvocato o tirocinante europeo stabilito entro due anni dalla data di entrata in vigore della presente legge; La Camera può, mediante un regolamento statutario, fissare una tassa per il rilascio di tale carta d’identità, con un importo massimo di 1.000 CZK.

3. In attesa del rilascio di una carta d’identità ai sensi del paragrafo 2, gli avvocati e gli avvocati europei affermati possono fornire prove di servizi legali e avvocati tirocinanti con documenti rilasciati in conformità con la legislazione vigente.

4. Fino all’elezione della Commissione di ricorso disciplinare, la commissione di ricorso, istituita ai sensi della sezione 35, paragrafo 2 della legge n. 85/1996 Coll., Sull’avvocatura, come modificata prima della data di entrata in vigore della presente legge, decide in merito il ricorso avverso la decisione della Commissione di Disciplina in un procedimento disciplinare; tale commissione disciplinare completa anche il procedimento di ricorso avverso la decisione del consiglio di disciplina nell’ambito del procedimento disciplinare, avviato entro il giorno dell’elezione della commissione disciplinare di ricorso.

Una disposizione transitoria introdotta dalla legge n. 303/2013 Coll. Arte. XXVI
Obbligo di assicurazione ai sensi del § 24a, 24b o 35t della legge n. 85/1996 Coll., Come modificato dalla data di entrata in vigore della presente legge, deve essere un avvocato, una società a responsabilità limitata, una società in accomandita l’avvocato, partner di una società estera che garantisce i propri debiti con tutto il suo patrimonio, e una società estera, che non ha soci a responsabilità illimitata, si riuniscono entro e non oltre 1 anno dalla data di entrata in vigore della presente legge. Ciò non pregiudica l’obbligo di queste persone di essere assicurate secondo le disposizioni legali esistenti fino alla conclusione del contratto di assicurazione secondo la prima frase.

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Disposizioni transitorie introdotte dalla legge n. 258/2017 Coll. Arte. II
1. I rapporti giuridici degli avvocati praticanti iscritti nell’elenco degli avvocati praticanti prima della data di entrata in vigore della presente legge sono regolati dalle disposizioni legali esistenti.

2. I procedimenti disciplinari avviati prima della data di entrata in vigore della presente legge devono essere completati in conformità con le disposizioni legali esistenti.

Disposizioni transitorie introdotte dalla legge n. 527/2020 Coll. Arte. XV
1. Condizione di onorabilità del proprietario reale e di una persona fisica che si trova in una posizione simile a quella di un membro di un organo statutario, ai sensi dell’articolo 15 (1) della legge n. 85/1996 Coll., Come modificato efficace dalla data di entrata in vigore della presente legge, una società in accomandita semplice o una società a responsabilità limitata che svolge attività di patrocinio per un periodo di 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

2. I procedimenti non terminati legalmente prima della data di entrata in vigore della presente legge devono essere completati ai sensi della legge n. 85/1996 Coll., Come modificata prima della data di entrata in vigore della presente legge e della legge n. 253/2008 Coll., Come modificato prima della data di entrata in vigore della presente legge.

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Klaus vr

Note a piè di pagina
1a ) Legge del Consiglio nazionale ceco n. 358/1992 Coll., Sui notai e le loro attività (codice notarile).
Legge n. 237/1991 Coll., Sui consulenti in brevetti, come modificata.
Atto del Consiglio nazionale ceco n. 523/1992 Coll., Sulla consulenza fiscale e sulla Camera dei consulenti fiscali della Repubblica ceca. Legge n. 120/2001 Coll., Sugli ufficiali giudiziari e le attività di esecuzione (norme di esecuzione) e sugli emendamenti ad altri atti.

1 ) Ad esempio, § 187 paragrafo 1 e § 191b paragrafo 2 del codice di procedura civile, § 91 paragrafo 2 della legge sulla giustizia minorile.

1b ) Sezione 46 della legge n. 111/1998 Coll., Sugli istituti di istruzione superiore e sugli emendamenti ad altri atti (legge sugli istituti di istruzione superiore), come modificata.

1c ) Legge n. 111/2009 Coll., Sui registri di base.

1d ) Sezione 89 della legge n. 111/1998 Coll.

1d ) Sezione 309 paragrafo 4 della legge n. 182/2006 Coll., Sul fallimento e modi per risolverlo (Legge sull’insolvenza).

1e ) Articoli 49 e 50 della legge n. 140/1961 Coll., Codice penale, come modificato.

4a ) Legge n. 182/2006 Coll., Sul fallimento e modi per risolverlo (Legge sull’insolvenza), come modificata.

4c ) Ad esempio, § 35 paragrafo 1 del codice di procedura penale, § 24 e 25 del codice di procedura civile, § 35 del codice giudiziario amministrativo, § 29-31 della legge sulla Corte costituzionale.

7c ) Ad esempio, § 30 paragrafo 2 del codice di procedura civile, § 35 paragrafo 8 del codice di procedura amministrativa, § 33 del codice di procedura penale.

8a ) Legge n. 150/2002 Coll., Codice di procedura amministrativa, come modificato.

9 ) Legge del Consiglio nazionale ceco n. 337/1992 Coll., Sull’amministrazione di imposte e tasse, come modificata.

10 ) Sezione 167 della legge n. 140/1961 Coll., Il codice penale, come modificato.

10a ) Legge n. 1/1992 Coll., Sul salario, sulla remunerazione del servizio di guardia e sulla retribuzione media, come modificata.

10b ) Legge n. 235/2004 Coll., Sull’imposta sul valore aggiunto, come modificata.

11 ) In particolare la legge n. 563/1991 Coll., Sulla contabilità, come modificata.

11a ) Legge n. 300/2008 Coll., Sugli atti elettronici e la conversione autorizzata dei documenti.

12 ) Sezione 35 paragrafo 1 del codice di procedura penale.
§ 25 paragrafo 3 del codice di procedura civile.
§ 31 paragrafo 1 della legge n. 182/1993 Coll., Sulla Corte costituzionale.

13 ) Regolamento del governo n. 303/1995 Coll., Sul salario minimo, come modificato.

13a ) Legge n. 36/1967 Coll., Sugli esperti e gli interpreti.
Decreto 37/1967 Coll., Sull’attuazione della Legge sugli esperti e gli interpreti, come modificata.

14 ) § 274 lettera i) del codice di procedura civile.
§ 40 comma 1 lett. g) della legge n. 120/2001 Coll., sugli ufficiali giudiziari e le attività di esecuzione (norme di esecuzione) e sugli emendamenti ad altri atti, come modificato.

(14 bis ) Direttiva 77/249 / CEE del Consiglio, del 22 marzo 1997, intesa a facilitare l’effettivo esercizio della libera prestazione dei servizi da parte degli avvocati.

(14 ter ) Direttiva 98/5 / CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 1998, volta a facilitare l’esercizio permanente della professione di avvocato in uno Stato membro diverso da quello in cui è stata conseguita la qualifica.

14c ) Sezione 83a paragrafi 1 e 5 del Codice del lavoro.

15 ) Sezione 1 della legge n. 500/2004 Coll., Codice di procedura amministrativa.

15a ) Legge n. 500/2004 Coll., Codice di procedura amministrativa.

15b ) Sezione 62 del codice di procedura amministrativa.

17 ) Sezioni da 36 a 40 della legge n. 182/2006 Coll., Sul fallimento e modi per risolverla (Legge sull’insolvenza), come modificata dalla Legge n. 296/2007 Coll.

17a ) Ad esempio, § 13 paragrafo 1 lett. d) della legge n. 455/1991 Coll., sulle licenze commerciali (Legge sulle licenze commerciali), come modificato, § 70 paragrafo 3 del Codice commerciale, § 9 paragrafo 3 della legge n. 77/1997 Coll., sul impresa statale, come modificata dalla legge n. 103/2001 Coll., sezione 50, paragrafi 3 e 4 della legge n. 328/1991 Coll., come modificata, sezioni 28 e 29 della legge n. 21/1992 Coll., sul Banche, come successivamente modificato dalla normativa.

17b ) Legge n. 182/2006 Coll., Sul fallimento e modi per risolverlo (Legge sull’insolvenza), come modificata.

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